Il generale Vannacci destituito dal comando: decisione dopo il libro choc contro gay, femministe e migranti. «Non istigo odio, nessun passo indietro»

Vannacci, 55 anni, verrà trasferito in forza extra organica al Comfoter di Firenze

Il generale Vannacci destituito dal comando: decisione dopo il libro choc contro gay, femministe e migranti. «Non istigo odio, nessun passo indietro»

di Redazione web

Il generale Roberto Vannacci è stato rimosso dalla guida dell’Istituto geografico militare. La decisione è arrivata dopo l'uscita del libro scandalo autopubblicato, nel quale il militare ha rivolto insulti a gay, migranti, femministe, ambientalisti.

Già scelto il sostituto: si tratta del generale Massimo Panizzi. Vannacci, 55 anni, verrà trasferito in forza extra organica al Comfoter di Firenze, riporta il Corriere. Il libro «Il mondo al contrario» era uscito lo scorso 10 agosto.

Vannacci rimosso dall'istituto geografico

Giovedì i giornali hanno segnalato le frasi insultanti che caratterizzano l'opera del militare e dalle quali l'Esercito ha immediatamente preso le distanze. «In merito alla notizia pubblicata oggi su alcuni organi di stampa, relativa al contenuto del libro autoprodotto dal Generale di Divisione Roberto Vannacci, la Forza Armata prende le distanze dalle considerazioni del tutto personali (come precisato nel testo) espresse dall’Ufficiale. Si precisa che l’Esercito non era a conoscenza dei contenuti espressi in esso e che gli stessi non erano mai stati sottoposti ad alcuna autorizzazione e valutazione da parte dei vertici militari. In tal senso l’Esercito si riserva l’adozione di ogni eventuale provvedimento utile a tutelare la propria immagine», il comunicato. 

Il ministro della Difesa Guido Crosetto aveva commentato così: «Non utilizzate le farneticazioni personali di un generale in servizio per polemizzare con la Difesa e le forze armate. Il generale Vannacci ha espresso opinioni che screditano l'Esercito, la Difesa e la Costituzione. Per questo sarà avviato dalla Difesa l'esame disciplinare previsto».

«Al ministro non replico - aveva risposto Vannacci -, mi attengo a quelle che sono le sue disposizioni. Ciò che mi procura disagio è la strumentalizzazione: sono state estratte frasi dal contesto e su queste sono state costruite storie che dal libro non emergono. Sono amareggiato dalla decontestualizzazione e dal processo a delle opinioni: Giordano Bruno lo hanno bruciato perché aveva un pensiero controcorrente, meno male abbiamo superato quei momenti».

Vannacci, la sua replica

«La Costituzione garantisce la libertà di parola. Da me nessuna istigazione all'odio. Io non mi sento di fare passi indietro, rivendico quanto ho scritto. Non uso mai parole volgari o triviali: esprimo liberamente i mie pensieri». Lo ha detto il generale Roberto Vannacci commentando a 'Diario del Giorno' su Rete 4 la sua rimozione da capo dell'Istituto geografico militari dopo le polemiche nate intorno al suo libro.

«Quando scrivevo questo libro - ha proseguito Vannacci - sapevo che avrebbe dato da discutere ma sicuramente non mi aspettavo questo polverone. Non replicherò a decisioni che arrivano da una catena gerarchica. Lo farò nelle sedi opportune».

Le frasi nel libro

In oltre trecento pagine, un vero e proprio saggio, l'ormai ex responsabile dell'Istituto geografico militare snocciola una serie di giudizi omofobi e prese di posizioni contro femminismo, migranti e ambientalismo.

Concetti espressi senza mezzi termini, in modo crudo e diretto.

Nero su bianco, nel libro di Vannacci, idee provocatorie, prese di posizioni estreme in cui, sostanzialmente, si afferma che la società è schiava delle minoranze, delle lobby. Parlando di omosessuali e coppie gay il generale afferma: «normali non lo siete, fatevene una ragione!». E ancora: «la normalità è l'eterosessualità. Se a voi tutto sembra normale, invece, è colpa delle trame della lobby gay internazionali». Commentando la polemica sorta su queste affermazioni, l'autore del libro spiega che «la frase sugli omosessuali viene da uno, ovvero io, che è scappato tutta la vita dalla normalità: per questo dico che sono a fianco degli omosessuali nella caratteristica di essere al di fuori della normalità. Nel libro spiego che l'anormalità non è migliore o peggiore, non è buona o cattiva». Nella quarta di copertina Vannacci prende posizioni contro coloro che, a suo dire, definiscono «civiltà e progresso» quando gli «occupanti abusivi delle abitazioni prevalgono sui loro legittimi proprietari; quando si spende più per un immigrato irregolare che per una pensione minima di un connazionale e quando le città si trasformano in luoghi per single benestanti e alternativi mentre lavoratori, operai e famiglie sono costretti ad abbandonarle».

Parlando della legittima difesa il generale, che si definisce erede di Giulio Cesare, non usa giri di parole. Per l'ex parà se un ladro entra in casa «perché non dovrei essere autorizzato a sparargli, a trafiggerlo con un qualsiasi oggetto mi passi tra le mani», «se pianto la matita che ho nel taschino nella giugulare del ceffo che mi aggredisce, ammazzandolo, perché dovrei rischiare di essere condannato?». Nel testo anche riferimenti alla questione migranti e alle «discutibili regole di inclusione e tolleranza imposte dalle minoranze». Parlando di Paola Egonu, campionessa di volley, Vannacci sostiene che è «italiana di cittadinanza, ma è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l'italianità».

Il ministro Crosetto

«Da un lato chiedono 'punizioni esemplarì, dall'altro mi insultano perché sarebbe stato punito. Non è stato punito e non avrà punizioni esemplari sommarie perché, come ho scritto, ci sarà un regolare 'esame disciplinarè. La Difesa ha le sue regole e Vannacci le conosce bene».

Lo scrive su X il ministro Guido Crosetto, che in un tweet precedente, sul caso relativo al libro autoprodotto dal generale Roberto Vannacci, sottolineava: «Girano voci incontrollate che parlano della destituzione (nel senso di allontanamento dalle forze armate) per il Generale Vannacci. Ribadisco ciò che ho detto chiaramente: non esistono processi sommari fatti su social o media ma solo leggi e codice dell'ordinamento militare».


Ultimo aggiornamento: Sabato 19 Agosto 2023, 16:39
© RIPRODUZIONE RISERVATA