Il generale Vannacci e il libro choc: «Omosessuali non siete normali, io erede di Giulio Cesare». Scoppia il caso

Nel libro autoprodotto spuntano frasi ingiuriose, luoghi comuni, retorica razziale e insofferenza verso le minoranze

Il generale Vannacci e il libro choc: «Omosessuali non siete normali, io erede di Giulio Cesare». Scoppia il caso

di Redazione Web

«Cari omosessualinormali non lo siete, fatevene una ragione!», è solo una delle frasi choc che compaiono nel libro firmato dal generale dell'Esercito italiano Roberto Vannacci. Un libro all'insegna della provocazione dove dietro si celano luoghi comuni, retorica razzista e insofferenza verso lo straniero e le minoranze

Il libro, autopubblicato dal generale, è uscito lo scorso 10 agosto, con il titolo di «Il mondo al contrario» e sta riscuotendo un discreto successo: posizionandosi al terzo posto della saggistica su Amazon. Ma le polemiche scoppiate fanno discutere, e non poco, su quanto scritto e raccontato nel volume.

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Il libro del generale fa discutere

Dopo l'uscita del libro, l'Esercito italiano ha preso subito le distanze da quanto dichiarato dal generale Vannacci. E in una nota scrive: «In merito alla notizia pubblicata oggi su alcuni organi di stampa, relativa al contenuto del libro autoprodotto dal Generale di Divisione Roberto Vannacci, la Forza Armata prende le distanze dalle considerazioni del tutto personali (come precisato nel testo) espresse dall’Ufficiale. Si precisa che l’Esercito non era a conoscenza dei contenuti espressi in esso e che gli stessi non erano mai stati sottoposti ad alcuna autorizzazione e valutazione da parte dei vertici militari. In tal senso l’Esercito si riserva l’adozione di ogni eventuale provvedimento utile a tutelare la propria immagine».

La provocazione

Come dichiarato dallo stesso generale la sua vuole essere una provocazione, ma dietro a questa si cela un'accozzaglia di luoghi comuni e sentimenti di insofferenza contro le minoranze che non può essere ignorata.

«Questo libro vuole provocatoriamente rappresentare lo stato d’animo di tutti quelli che, come me, percepiscono negli accadimenti di tutti i giorni una dissonante e fastidiosa tendenza generale che si discosta ampiamente da quello che percepiamo come sentire comune, come logica e razionalità», scrive Vannacci, già comandante degli Incursori del 9° reggimento Col Moschin e della Brigata Paracadutisti Folgore, oggi alla guida dell’Istituto geografico militare.

Chi è Roberto Vannacci

Il generale ha un curriculum molto ampio e grande esperienza nell’ambito delle forze speciali e dei comandi operativi: è stato, tra gli altri Paesi, in Somalia, Ruanda, Yemen, Afghanistan, Libia, Russia. Vannacci, che nel suo libro si definisce erede di Giulio Cesare, scrive che in Italia viviamo in una dittatura delle minoranze, che sarebbero i gay, i clandestini e gli animalisti.

Staremmo vivendo un vero e proprio «lavaggio del cervello» da parte di chi vorrebbe eliminare ogni differenza compresa quella tra etnie, «per non chiamarle razze»

Le frasi ingiuriose

Nel suo libro appaiono frasi ingiuriose anche contro Paola Egonu, la campionessa di pallavolo italiana che è già stata al centro dell'odio social per il colore della sua pelle: «Paola Enogu è italiana di cittadinanza, ma è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità».

Uno stato d'animo che Vannacci dichiara provenire da quello che, secondo lui, gli italiani vivono ogni giorno di più nelle nostre città. «Basta aprire quella serratura di sicurezza a cinque mandate che una minoranza di delinquenti ci ha imposto di montare sul nostro portone di casa - spiega - per inoltrarci in una città in cui un’altra minoranza di maleducati graffitari imbratta muri e monumenti, sperando poi di non incappare in una manifestazione di un’ulteriore minoranza che, per lottare contro una vaticinata apocalisse climatica e contro i provvedimenti già presi e stabiliti dalla maggioranza, blocca il traffico e crea disagio all’intera collettività. I dibattiti non parlano che di diritti, soprattutto delle minoranze: di chi asserisce di non trovare lavoro, e deve essere mantenuto dalla moltitudine che il lavoro si è data da fare per trovarlo; di chi non può biologicamente avere figli, ma li pretende; di chi non ha una casa, e allora la occupa abusivamente; di chi ruba nella metropolitana, ma rivendica il diritto alla privacy».

L'esame disciplinare

In merito alla polemica scoppiata nella giornata di oggi, anche il ministro della Difesa Guido Crosetto è intervenuto annunciando un esame disciplinare. «Non utilizzate le farneticazioni personali di un Generale in servizio per polemizzare con la Difesa e le Forze Armate. Il Gen. Vannacci ha espresso opinioni che screditano l’Esercito, la Difesa e la Costituzione. Per questo sarà avviato dalla Difesa l’esame disciplinare previsto», ha scritto sui social.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 17 Agosto 2023, 16:58
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