Non sembrano fermarsi le polemiche per i costi dei servizi aggiuntivi richiesti ai clienti da parte dei proprietari dei ristoratori delle attività. L'ultimo episodio è avvenuto in Abruzzo, a Guardiagrele. In un caldo Ferragosto, un padrone e il suo cane sono in giro per fare una passeggiata quando l'uomo decide di far rinfrescare il suo cane facendogli bere un sorso d'acqua.
Cosa è successo
Stein Martin, tedesco e romano di adozione che si occupa di commercio all'ingrosso di prodotti alimentari, aveva trovato una fontanella per far dissetare il suo cane. Di fronte un bar. Entra nel locale e chiede una vaschetta di gelato vuota da utilizzare come ciotola: «Con mio immenso stupore, alla mia richiesta hanno risposto che non potevano darmela, allora ho ribadito: guardi che è per far bere il cane, se vuole gliela pago. Mi hanno chiesto 1.50 euro senza scontrino, scocciati, e me l'hanno consegnata. Io sono rimasto basito e perplesso in questa estate dove tagliare a metà un tramezzino costa 2 euro succede anche questo».
La risposta del bar
Non si è fatta attendere la replica del bar. «Non è andata proprio così - risponde Mattia, un dipendente della gelateria che ci spiega che il titolare è in ferie -. In realtà avevamo offerto al signore una ciotola di plastica da 200 cc gratuitamente, come facciamo sempre quando ci chiedono di poter far bere il cane per non sprecare una vaschetta di polistirolo che noi usiamo per il gelato. Lui non l'ha voluta e ha chiesto la vaschetta che avrebbe pagato. Io ho chiesto ai colleghi il costo e mi è stato detto che era 1.50 euro».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 17 Agosto 2023, 17:15
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Profilo Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout