Ha ucciso sua cugina Giusy Potenza dopo averla sfigurata. Ora ha chiesto perdono alla famiglia di Giusy che quando è stata uccisa aveva 14 anni. Giovanni Potenza è stato condannato per quell'omicidio commesso nel 2004 a Manfredonia, in provincia di Foggia.
Condannato a 30 anni di carcere
Dal carcere in cui è detenuto dopo una condanna definitiva a 30 anni di reclusione, l'uomo ha chiesto di essere perdonato dalla famiglia di Giusy, sua cugina di secondo grado. A riferirlo è l'avvocato Innocenza Starace che assiste i parenti di Giusy, tra cui il nonno materno della vittima.
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Il nonno: «Lo perdono se rivela i nomi dei complici»
Quest'ultimo fa sapere, attraverso il suo legale, di essere «disposto a perdonare l'assassino di sua nipote solo se rivelasse chi sono i suoi complici». Del coinvolgimento di altre persone nell'omicidio è convinta anche Starace: «Anche sotto il profilo giudiziario, sebbene il processo si sia concluso con una pesante condanna - evidenzia - molti elementi emersi nel corso del procedimento già all'epoca dei fatti portarono a ipotizzare la presenza di complici».
L'omicidio di Giusy
Era il pomeriggio del 12 novembre del 2004 quando la studentessa Giusy Potenza uscì di casa senza mai più fare rientro. Il giorno seguente i familiari sporsero denuncia alla polizia e nello stesso giorno venne ritrovato il corpo della giovane. Il movente non venne mai accertato. Secondo l'avvocata Starace «si trattò di un omicidio al termine di un atto di violenza sessuale nei confronti della 14enne»
Ultimo aggiornamento: Lunedì 29 Maggio 2023, 21:25
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