E' nata con una malattia rara, che ha richiesto a pochi mesi dalla nascita, il trapianto di fegato, che Benedetta ha ricevuto dal papà. Davide Franceschetti e sua moglie Marika, entrambi di Pescantina, provincia di Verona, i genitori della piccola, ultima di tre figli, che oggi ha 18 mesi di vita, sapevano già prima che nascesse di dover affrontare un problema serio. Nell'esame morfologico, infatti, era evidente che Benedetta avesse una patologia al fegato.
Un nome alla malattia
Una malattia che sia chiama atresia delle vie biliari, molto rara, con un'incidenza di un caso su 15-20mila nati, la cui origine è sconosciuta, ma che provoca un danno irreversibile al fegato, se non si interviene con tempestività. Benedetta, nell'arco di pochi mesi, per continuare a vivere ha dovuto affrontare due tipi di intervento, tra cui il secondo il più invasivo, ma anche risolutivo, il trapiano dell'organo: il fegato.
Grande generosità
«Subito dopo la nascita, era apparso evidente che il fegato di Benedetta non funzionasse, ma non era chiaro il perché. Siamo stati dirottati a Brescia, alla Chirurgia pediatrica degli Spedali Civili e Benedetta aveva 63 giorni quando è stata operata» ha raccontato Davide, il papà, sulle pagine de L'Arena. Un intervento delicato, in cui Benedetta è rimasta per sei lunghe ore in sala operatoria, poi la rianimazione e tre settimane di degenza.
Tanta paura
Quando il peggio sembrava ormai alle porte, la malattia è ricomparsa. «I drenaggi non avevano più effetto.
Solidarietà enorme
I colleghi di Davide gli hanno donato ferie e permessi, per non dover chiedere l'aspettativa non retribuita. «Così ho potuto affrontare l’intervento senza caricarmi di ulteriori pensieri». Così il papà di Benedetta è entrato in sala operatoria, gli è stata prelevata la metà del fegato, poi l'intervento è proseguito su Benedetta ed entrambi sono rimasti in terapia intensiva per quattro giorni, poi ricoverati per alcune settimane e hanno trascorso sette mesi in Sicilia per affrontare il lungo periodo di riabilitazione. «Benedetta, appena dopo il trapianto, si è trasformata. Non più magra e giallognola, ma rosea, vivace; in cinque settimane ha preso un chilo e mezzo».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Gennaio 2023, 09:37
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