Coronavirus, supermercati assaltati e fuga alle casse: «Abbiamo fame e non abbiamo soldi»
Leggi anche > Coronavirus, urla disperate davanti alla banca: «Siamo senza soldi, fate schifo»
Proprio il Papa ha ricordato che la gente ha fame e si cominciano a vedere gli effetti economici della pandemia e delle misure restrittive imposte dal governo. Tutto è cominciato giovedì in un punto vendita Lidl, quando alcune persone hanno riempito i carrelli di spesa, tentando poi la fuga senza pagare alle casse. Dentro è scoppiato il caos con i componenti di una ventina di famiglie pronti a portar via i generi alimentari, mentre fuori la fila aumentava. Stessa scena ieri. E mentre si teme una vera e propria rivolta nei quartieri più poveri con rapine a supermercati invece che a banche e a furgoni portavalori , sono aumentati i controlli. «Si tratta solo misure preventive», dicono i responsabili dei centri commerciali.
Intanto, nasce gruppo Facebook in cui si inneggia alla rivolta. «Basta stare a casa, dobbiamo mangiare». E ancora: «Per farci sentire dobbiamo razziare i supermercati, come fanno in Siria e in Spagna, la protesta vera e propria è questa, così capiscono a cosa siamo arrivati». E un altro: «Allora ragazzi avevo detto ieri sera, il problema c’è da subito: i bambini devono mangiare».
Al Sud specialmente molte famiglie vanno avanti "alla giornata" con il lavoro sommerso e i divieti per fermare i contagi hanno bloccato qualsiasi tipo di attività. In alcuni casi si sono verificati anche agguati a chi aveva fatto la spesa.
Ultimo aggiornamento: Sabato 28 Marzo 2020, 22:23
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Profilo Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout