Superbonus, le ultime novità: proroga villette fino a giugno, sblocco dei crediti e stop al sequestro

Gli emendamenti al decreto che normeranno il bonus ristrutturazioni

Superbonus, le ultime novità: proroga villette fino a giugno, sblocco dei crediti e stop al sequestro

di Redazione Web

Superbonus, tra gli emendamenti al decreto cessioni spunta il via libera del governo alla proroga per le villette, dal 31 marzo al 30 giugno 2023. Lo scrive oggi il quotidiano Il Messaggero, secondo cui all'esame della Commissione Finanze della Camera dei Deputati ci sono anche altri temi caldi come lo sblocco dei crediti con gli F24 e lo stop al sequestro dei crediti se c'è buona fede. Tra le modifiche anche una soluzione per chi ha già dato l'anticipo per lavori come l'installazione di caldaie e infissi. 

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Superbonus, le novità

Il governo, scrive Il Messaggero, ha fatto sapere di non condividere la proposta di Abi e Ance di consentire alle banche di compensare con gli F24 dei loro clienti i crediti d'imposta del superbonus che acquistano anziché compensarli con i propri F24. Intanto gli emendamenti di Fratelli d'Italia e Forza Italia prevedono lo stop al profilo penale e al sequestro preventivo del credito nel caso in cui chi lo riceve sia in buona fede.

Gli emendamenti puntano a superare alcune delle motivazioni che hanno portato al blocco delle cessioni dopo che le sentenze della Corte di Cassazione dello scorso 28 ottobre hanno confermato la possibilità per l'Amministrazione finanziaria di disporre il sequestro preventivo dei crediti d'imposta anche se i cessionari sono estranei al reato e hanno agito in buona fede.

Rimangono invece immutate - spiegano gli emendamenti - le norme in caso di dolo.

Potrebbero arrivare invece delle deroghe per i cosiddetti 'interventi in regime di edilizia libera', come l'acquisto di serramenti, caldaie, e impianti fotovoltaicì anche se non ancora effettuati per i quali alla data del 16 febbraio - quella del decreto - risultino effettuati ordini di fornitura vincolanti. Oppure per tutelare il Sismabonus o i lavori effettuati da Iacp e Onlus. Possibili anche alcune norme di natura interpretative per eliminare incertezze ma non quelle richiesta a gran voce da banche e costruttori.

Per quanto riguarda i condomìni si propone di far usufruire del bonus al 110% fino alla fine del 2024 tutti coloro che hanno presentato la Comunicazione di inizio lavori entro il 25 novembre scorso. Ad oggi, invece, queste persone possono ricevere lo sconto solo fino alla fine del 2023, ma molti cantieri risultano bloccati per il caos fiscale delle banche in merito alla cessione del credito, ma anche per la carenza di materie prime. Per case popolari o enti assimilati, ma anche le cooperative edilizia, gli emendamenti propongono di eliminare o rivedere le condizioni per usufruire del bonus al 110% tutto quest’anno, senza la condizione del 60% dell’intervento completato entro il prossimo 30 giugno.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Marzo 2023, 15:51
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