Nega di aver ucciso Saman e di essere stato contrario alla relazione di sua figlia con il fidanzato Saqib. Shabbar Abbas contesta ogni accusa, come riportato dalla stampa locale, che racconta la versione fornita dall'uomo - estradato cinque giorni fa dal Pakistan in Italia per prendere parte al processo per l'omicidio della 18enne pachistana - ai suoi avvocati difensori Enrico Della Capanna e Simone Servillo.
Tabaccaia uccisa, l'assassino aveva un complice. «In due hanno diviso un bottino di 75 euro»
Shabbar per la prima volta avrebbe saputo delle testimonianze del fratello e del figlio
Per la prima volta Shabbar avrebbe saputo delle testimonianze rese da suo fratello Danish Hasnain - zio di Saman, imputato anch'egli per l'omicidio - e dal figlioletto, fratellino di Saman. «Non è vero che Danish venne a dormire a casa mia nella notte del 30 aprile 2021», ha detto, cercando di smontare uno dei punti-cardine della ricostruzione fatta dal figlio (parte civile al processo). «Se l'avessi fatto, sarei una bestia», ha detto sempre ai suoi legali.
Nega il movente del "delitto d'onore"
Per poi negare il movente del "delitto d'onore" ipotizzato dalla Procura: «Non ero contrario al fatto che mia figlia sposasse un altro.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 6 Settembre 2023, 16:54
© RIPRODUZIONE RISERVATA