Nonna Nanda muore e lascia tutti i suoi risparmi (quasi 2 milioni di euro) per sfamare i bambini più poveri dell'Uganda

I soldi permetteranno alle associazione di dar da mangiare ai bambini almeno per un anno. Donati anche 650mila euro a Save the Children, Unhcr e Global Plan

Nonna Nanda muore e lascia tutti i suoi risparmi (quasi 2 milioni di euro) per sfamare i bambini più poveri dell'Uganda

di Serena De Santis

Tutti i risparmi diu una vita per garantire almeno un pasto al giorno a 200mila bambini, di età compresa fra zero e sette anni, dell'Uganda. È stata questa la generosa eredità di Veneranda Ghisi - per gli amici Nanda - un'anziana di 82 anni, di origine di Vellongo (Bergamo), venuta a mancare recentemente e che ha deciso di affidare parte della sua eredità alle associazioni che si occupano dell'alimentazione e dell'istruzione nei villagi del terzo mondo: 1.200.000 sono stati lasciati alla Lions Clubs Internation Foundation, che avrà il compito di garantire almeno per un anno un'alimentazione adeguata ai bambini che frequentano le scuole della Karamoja, una delle subregioni più povere del Paese. E, inoltre, ha donato 650mila euro a Save the ChildrenUnhcr e Global Plan sempre per progetti dedicati a sostenere i bambini del continente africano.

«Per il suo testamento ha voluto fortemente che individuassi in prima persona associazioni di specchiata fiducia ed esperienza a cui devolvere il suo lascito, con progetti specificatamente rivolti ai bambini denutriti africani - ha dichiarato il consulente finanziario della donna all'Eco di Bergamo -, quindi ho contattato Lions Clubs International Foundation per creare un progetto ad hoc nel nome di Nanda con un milione di euro a disposizione: la Lcif si è perfino impegnata a chiedere che le Nazioni Unite adottino il progetto e ne raddoppino i fondi a disposizione».

Chi era Veneranda Ghisi

Senza marito né figli, Nanda per tutta la sua vita ha pensato al lavoro.

Laureata alla facoltà di Lettere e in quella di Psicologia, aveva iniziato la propria carriera stando a contatto con i giovani facendo l'insegnante, per poi occuparsi di selezionare i migliori dirigenti per importanti multinazionali.

Originaria di Foresto Sparso, si era trasferita a Villongo (Bergamo) una quindicina d'anni fa, dopo aver vissuto in giro per l'Italia. Non aveva figli, ma ha deciso di dare speranza a tantissimi bambini che si trovano in condizioni difficili e che considerava i suoi nipotini.

La condizione in Uganda

Con questo grande gesto, anche se adesso non c'è più, Nanda ha permesso a migliaia di bambini dell'Uganda di poter mangiare un pasto al giorno per un anno intero. Una situazione che, loro, non sono abituati a vivere. Il Paese, infatti, accoglie la terza più vasta popolazione di rifugiati al mondo, che comprende profughi provenienti dal Sud Sudan, dal Congo e dal Burundi: una situazione di estrema povertà, che si mischia agli effetti della siccità, dei cambiamenti climatici, che rendono ancora più complesso il reperimento di generi alimentari sufficienti alla sopravvivenza.

In Uganda, l’arresto della crescita per denutrizione colpisce il 29% dei bambini sotto i cinque anni, con tassi che arrivano anche al 40% nelle regioni più complesse, come quella di Tooro e nella subregione ugandese della Karamoja, che è stata colpita a cavallo tra il 2022 e il 2023 da una gravissima carestia.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Marzo 2024, 14:44
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