“Minority Report” è realtà. Malviventi scoperti in diretta video: ecco come

“Minority Report” è realtà. Malviventi scoperti in diretta video: ecco come

di Lorena Loiacono
Basta un attimo per riconoscere un terrorista internazionale, un teppista da scontri allo stadio ma anche un ladro già schedato come topo d'appartamento. Come? E' sufficiente inquadrarlo e, in un secondo, viene smascherato.

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Tempi duri per i delinquenti, che d'ora in poi difficilmente passeranno inosservati davanti all'occhio attento di Sari: il nuovo web detective al servizio della polizia scientifica italiana che, con il suo occhio elettronico, pone l'intelligenza artificiale al servizio delle indagini e delle misure antiterrorismo. Sari, il cui nome sta per Sistema automatico riconoscimento immagini, è stato realizzato dalla Reco 3.26, un'azienda salentina specializzata in computer vision, insieme al CNR e l'Università del Salento.

Si tratta di un software all'avanguardia e molto richiesto tanto che, dal Salento, sta per sbarcare in tutta Europa fino in Cina. Una sorta di grande fratello che riesce a notare nella folla un volto di una persona già schedata e, quindi, può allertare le forze dell'ordine prima che accada qualcosa. Basta immaginare una situazione in cui, su piazza San Pietro nel momento dell'Angelus del Papa, venga notato in un secondo l'arrivo di un volto noto alle forze dell'ordine per allerta terrorismo: la polizia saprebbe come prevenire qualunque problema. Un po' come accadeva con il sistema Precrimine di Minority Report, il film di Steven Spielberg ambientato in un lontano 2054.

Roba da fantascienza, ma oggi è realtà: Sari è stato sperimentato la scorsa estate dalla polizia scientifica e oggi è in tutta Italia, espandendosi nei palmari delle volanti della polizia: dalle fine del 2018, ogni mese, sono circa un migliaio le richieste di riconoscimento fatte al sistema. E saranno sempre di più. Anche perché il software può essere utilizzato in tantissime circostanze: in real time, riprendendo in diretta i volti che sfilano nelle manifestazioni, per individuare quelli già schedati per scontri o atti vandalici, e quelli che entrano allo stadio per controllare che non appartengano a qualche tifoso daspato che entra con il documento di un altro. Il sistema funziona anche su video già registrati ad esempio per identificare l'autore di uno scippo, ripreso dalle telecamere puntate davanti ad un bancomat o un negozio, oppure un ladro che entra in casa. La forza di Sari spiega l'inventore Simone Pratesi, CEO di Reco 3.26 sta nell'essere stato addestrato sui circa 17milioni di volti schedati in Italia. Raggiunge livelli di attenzione altissimi, è molto preciso e sa riconoscere anche visi invecchiati di anni. Può essere utilizzato anche per beccare i furbetti del cartellino negli uffici pubblici. La prossima tappa? Usare i tatuaggi come segni identificativi.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 15 Aprile 2019, 10:18
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