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L'episodio è avvenuto poco prima delle 15 di lunedì. Le indagini sono affidate alla polizia ed è stato informato anche il pm di turno Maura Ripamonti: si propende per un gesto volontario della donna.
La donna morta precipitando dall'ottavo piano aveva 43 anni. La figlia di due anni è ricoverata in gravi condizioni a Niguarda. Gli agenti della Questura di Milano stanno ricostruendo la fasi della tragedia che potrebbe essere attribuita a un incidente o a un gesto volontario della donna, ipotesi più probabile.

La bambina ha fratture al bacino, lesioni alla milza e contusioni polmonari. I medici dell'ospedale Niguarda stanno facendo gli accertamenti sulla piccola che si trova in prognosi riservata e che poi sarà operata.
Nel palazzo, nel quale la donna è entrata precipitando, poi, nella tromba delle scale con la bimba, ha lo studio legale un avvocato che si occupa, tra le altre cose, di diritto di famiglia e diritto dei minori. È possibile, dunque, che la 43enne, già monitorata dagli assistenti sociali, avesse avuto a che fare con il legale in relazione proprio alla vicenda dell'affidamento della piccola, poiché temeva che le togliessero la figlia. Sul caso sta indagando la polizia. Gli investigatori stanno ricostruendo le fasi della tragedia che, allo stato, pare possa attribuirsi ad un gesto volontario da parte della donna.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 23 Settembre 2019, 20:50
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