Maltempo al Nord, perché succede? Dal caldo record ai fiumi di grandine: «Scontro tra masse d'aria»

Proprio la progressiva discesa dell'aria più fresca verso il Centro Sud promette di mitigare il gran caldo​ e di riportare le temperature verso i valori medi stagionali

Video

di Redazione web

Una massa d'aria fresca spinta sul Nord Italia da perturbazioni atlantiche, la massa d'aria calda spinta sull'Italia dall'anticiclone africano e la Pianura Padana, che per la sua struttura fisica è una sorta di catino che trattiene l'aria calda: sono questi gli elementi del mix che sta portando temperali violenti e grandinate eccezionali sulle regioni settentrionali, mentre al Centro Sud dominano temperature eccezionalmente elevate. Proprio la progressiva discesa dell'aria più fresca verso il Centro Sud, però, promette di mitigare il gran caldo e di riportare le temperature verso i valori medi stagionali.

Aereo partito da Malpensa per New York dirottato a Fiumicino: bucato dalla grandine

In aeroporto a Olbia fa troppo caldo, non si può atterrare: tre voli dirottati tra Cagliari e Alghero

La spiegazione del fisico Giovannini

Il meccanismo del maltempo che imperversa al Nord è da ricercare «nello scontro fra masse d'aria con caratteristiche termiche molto differenziate», dice all'ANSA Lorenzo Giovannini, fisico dell'atmosfera dell'Università di Trento e membro dell'Associazione Italiana di Scienze dell'Atmosfera e Meteorologia. Ad amplificare i fenomeni è poi il fatto che «il confine fra le due masse d'aria si trova sulla Pianura Padana» e quest'ultima «è un hotspot, un catino in cui persistono condizioni di aria calda-umida; se a queste si sovrappone aria fresca, si creano fenomeni violenti», osserva l'esperto.

 

A portare la massa d'aria calda fino alla Pianura Padana è l'anticiclone africano, che si sta espandendo verso il Mediterraneo e l'Italia: «porta aria molto calda generata nel Nordafrica e che si è spinta molti più a Nord della sua zona di origine».

L'anticiclone africano «è sempre esistito e anche in passato ha portato ondate di caldo sull'Italia. Ma l'anomalia è rappresentata, rispetto ai decenni scorsi, dalla frequenza con cui arriva, la sua intensità e la durata», osserva Giovannini. Questo, prosegue, è «dovuto ai cambiamenti climatici: tutte le fasce climatiche si stanno spostando verso Nord e di conseguenza il bacino del Mediterraneo risente più spesso delle masse d'aria di origine africana rispetto a quelle di origine atlantica, come l'anticiclone delle Azzorre».

 

Al Nord ha messo fine al gran caldo l'arrivo di infiltrazioni di aria fresca di origine atlantica che, sulla Pianura Padana, si sono scontrate con la massa d'aria calda portata dall'anticiclone africano, portando temporali e grandinate che di prevede proseguiranno fino a martedì 25 luglio, ma nei prossimi giorni la massa d'aria fresca dovrebbe spostarsi verso il Centro Sud. «È possibile che l'arrivo della massa d'aria fresca possa portare instabilità dell'atmosfera anche sulle regioni centro-meridionali, provocando localmente fenomeni intensi» e, «sebbene le previsioni oltre 5-7 giorni siano molto difficili, al momento si può vedere che l'arrivo dell'aria fredda mitigherà il caldo prima al Centro poi al Sud». 


Ultimo aggiornamento: Martedì 25 Luglio 2023, 15:44
© RIPRODUZIONE RISERVATA