Iris Setti uccisa a Rovereto, il nigeriano arrestato «è fisicamente spettacolare». E la pm finisce sotto accusa

Le dichiarazioni della procuratrice Viviana Del Tedesco diventano un caso

Iris Setti uccisa a Rovereto, il nigeriano arrestato «è fisicamente spettacolare». E la pm finisce sotto accusa

di Redazione Web

Sugli omicidi di Rovereto, adesso, si muove il Consiglio superiore della magistratura. Due settimane fa Mara Fait fu uccisa dal vicino di casa, mentre sabato scorso, Iris Setti ha perso la vita a causa dell'aggressione a calci e pugni da parte di Chukwuka Nweke. 

«Io e la collega Isabella Bertolini chiederemo al Comitato di presidenza del Csm l’apertura di una pratica relativa ai fatti emersi nei due omicidi di Rovereto», dichiara l’avvocata trentina e membro laico del Csm Claudia Eccher a Il Corriere della Sera. E aggiunge: «Ci siamo già interfacciati con il ministero, che ci ha chiesto di raccogliere la documentazione dei due casi».

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Omicidi di Rovereto: interviene il Csm

L'obiettivo del Consiglio sarebbe quello di portare sotto i riflettori la conduzione delle due indagini da parte della procuratrice Viviana Del Tedesco. Nel caso dovessero emergere irregolarità potrebbe essere avviato un provvedimento disciplinare nei suoi confronti. Ma non è tutto. Le dichiarazioni che Del Tedesco ha rilasciato alla stampa potrebbero giocare un ruolo chiave.

La procuratrice, infatti, ha rilasciato delle dichiarazioni sull'omicidio di Iris Setti dettagli che poco hanno a che fare con il caso.

Tra le altre cose, infatti, in alcune dichiarazioni al quotidiano La Verità avrebbe parlato della prestanza fisica di Chukwuka Nweke, il 37enne arrestato per l’omicidio del parco, «È un uomo che fisicamente è spettacolare. Quello lì doveva andare a fare le Olimpiadi, a fare i mondiali di pugilato, non lo so…», oltre a insistere sul fatto che dell’uomo avrebbero dovuto prendersi cura le sorelle. Cioè, coloro che ne hanno denunciato, inascoltate, la pericolosità. 

Le giustificazioni della pm

La pm avrebbe, inoltre, giustificato la misura dell’obbligo di firma con l’impossibilità di impartire misure cautelari più restrittive a causa della legge Cartabia. Sottolineando che il nigeriano «aveva una puntualità nel firmare che se gli studenti di oggi fossero così puntuali a scuola saremmo a cavallo». 

Ma non finisce qui. Anche gli avvocati di Mara Fait, l’infermiera uccisa a colpi di ascia due settimane prima del delitto, hanno raccontato di come la richiesta di codice rosso presentata dalla donna fosse stata archiviata dalla procuratrice Del Tedesco in soli sette giorni. Come motivazione avrebbe detto: «Che le persone non vadano d’accordo è un discorso, che poi si arrivi ad un omicidio è un altro».

Un vero e proprio caso che, adesso, vedrà intervenire il Csm per capire se la procuratrice abbia agito compiendo irregolarità o meno. Resta il fatto che nell'intervista abbia minimizzato anche sui reati precedenti di Nweke. L'uomo fu arrestato per droga e per questo si trovava ai domiciliari, ma non solo. Il senzatetto aggredì un ciclista e due carabinieri nel 2022. Reati che la procuratrice ha commentato: «A me non risultano tutti questi reati. Il più grave, che poi è l’unico, è quello avvenuto ad agosto, una resistenza a pubblico ufficiale».


Ultimo aggiornamento: Sabato 12 Agosto 2023, 13:55
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