Accademia dell'Aeronautica Militare, la sergente Giulia deuncia: «Botte e frustate, bagno nell'acqua ghiacciata»

Accademia dell'Aeronautica Militare, la sergente Giulia deuncia: «Botte e frustate, bagno nell'acqua ghiacciata»

di Luca Calboni
Vessata, picchiata e infine isolata dai suoi commilitoni. Aveva deciso di tenere duro, di mantenere il silenzio e non denunciare nulla. Il tutto per cercare di coronare il suo sogno: diventare una pilota delle Frecce Tricolore. Un silenzio rotto solo dalla sua espulsione dall'Accademia dell'Aeronautica Militare, e che ora ha fatto traboccare il vaso della giovane sergente Giulia Jasmine Schiff, che ha deciso di raccontare tutto alle autorità.

Lele Mora rapinato e picchiato in un campo rom: rubati 40mila euro, doveva comprare una partita di champagne
Sorbillo, bomba alla pizzeria di Napoli. 

Il giovane sergente Schiff ha solo 20 anni, è giovane ed appassionata di atletica leggera ma con il sogno di volare nel cuore. Così lo scorso gennaio la giovane originaria di Mira, in provincia di Venezia, si presenta al concorso per dieci allievi ufficiali di complemento dell'Aeronautica, per cercare di ottenere il brevetto di pilota militare: passa le selezioni brillantemente, 4° su oltre duemila partecipanti, e risulta la prima del corso ai tirocini. Giulia Schiff non vuole essere brava, vuole essere la migliore, e così punta diretta verso l'Accademia di Pozzuoli, dove si incontrano i migliori Top Gun italiani, e da lì l'addestramento in aria a Latina: in Agro Pontino però per la giovane aspirante pilota ha inizio il suo inferno.

Chiara Ferragni, un fan spende 5.700 euro per un caffè con lei​


Alla scuola di Latina infatti la giovane fa i conti con le iniziazioni, il cameratismo ed il nonnismo che fanno parte dello "spirito" militare: dopo il battesimo del volo - il primo compiuto da soli - i commilitoni hanno l'usanza di lanciare a mo' di ariete l'iniziato contro l'ala dell'aereo per poi gettarlo o gettarla (non si fanno distinzioni) in una vasca di acqua gelata. Nella «cerimonia» il sergente Schiff riceve frustate, botte e altre vessazioni, che hanno lasciato anche dei segni sul corpo della ragazza.
Come riporta il Corriere della Sera quello che per tutti è un clima di festa condito da risate e strette di mano, per la giovane sergente significa passare dal cielo all'inferno. «È la tradizione» dichiarerà un ufficiale dell'Aeronautica al padre di Giulia Schiff, che aveva chiesto spiegazioni.



E la tradizione vuole anche che si tengano per sé le sensazioni, i timori, e le situazioni di cui si è vittime o complici. La ventenne però fa "l'errore": parla. E questo cambia tutto, nella mente dei suoi commilitoni, che la marchiano come pecora nera. Il vero dramma si consuma al suo ritorno nell'Accademia di Pozzuoli dove, dopo una serie di richiami, la giovane lo scorso 6 settembre viene espulsa per «insufficiente attitudine militare»: «Mi punivano per qualsiasi sciocchezza, - racconta la ragazza - una pesca addentata a un metro dalla zona consentita, una chiacchiera sulle scale...». E così la giovane ha deciso di raccontare tutto alla procura militare di Roma, allegando video e fotografie a dimostrazione di quanto raccontato. Il tutto mentre dall'Accademia liquidano le sue accuse: «Si è vendicata dell'espulsione».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 17 Gennaio 2019, 09:08
© RIPRODUZIONE RISERVATA