Giulia Cecchettin, la sorella torna a parlare per l'8 marzo: «A lei è stata tolta la libertà un po' alla volta»

La sorella di Giulia Cecchettin ha pubblicato una foto con una lunga didascalia attraverso un post sul suo profilo Instagram

Giulia Cecchettin, la sorella torna a parlare per l'8 marzo: «A lei è stata tolta la libertà un po' alla volta»

di Cristina Siciliano

Dopo quattro mesi dalla morte della sorella, Giulia Cecchettin, Elena fa risentire la sua voce, stavolta via social condividendo un post su Instagram. Una foto in bianco e nero che ritrae Elena e Giulia da bambine tra le braccia di mamma Monica scomparsa un anno fa. Una didascalia toccante scritta proprio l'8 marzo, giornata internazionale dedicata alle donne, come a ricordarci che c'è ancora troppa violenza nella vita delle donne, ma c'è anche lotta. «A mia sorella la libertà è stata tolta, non tutta in un colpo come viene spontaneo pensare - ha scritto Elena Cecchettin su Instagram -. Ma un po’ alla volta. Una mancanza di rispetto dopo l’altra, una violenza dopo l’altra, psicologica, e poi fisica. E noi, nella nostra società, lasciamo che queste cose accadano perché sotto sotto continua a non piacere l’idea che una donna sia libera e quando un uomo è possessivo tutto sommato nessuno dice niente».

Le parole di Elena Cecchettin

«Parliamo di diritti, diritti umani - ha scritto Elena Cecchettin a corredo del post Instagram -.

Si chiamano così perché non ce li dovremmo guadagnare, perché sono nostri e ci spettano, da quando nasciamo, proprio perché siamo umani. In alcuni casi, questi diritti, come ci insegna la storia, sono stati difficili da ottenere. E per le donne ancora di più. Quasi ogni diritto che l’uomo conquistava la donna doveva attendere anni, decenni per ottenerli e siamo spesso state ostacolate».

«È da meno di cent’anni che le donne possono votare in Italia - ha continuato Elena Cecchettin -. Mentre la possibilità di divorziare e di abortire, sono state tanto discusse prima di essere finalmente ottenute. Non si tratta ancora di diritti, perché ad oggi, una donna che vuole abortire non è libera di farlo, perché potrebbe incontrare medici obiettori, perché è sempre tenuta a giustificare la propria scelta, anche di fronte a chi non è minimamente coinvolto nella decisione, perché non è tutelata. La nostra società non tollera che le donne siano completamente libere, libere di scegliere da sole della loro vita e del loro corpo. Inoltre i diritti, purtroppo, non sono per sempre, bisogna continuamente reclamarli perché se non prestiamo attenzione, se non ce ne accorgiamo ci potrebbero essere tolti. E ci spettano, di natura. Ci spetta la libertà».

«I diritti delle donne sono diritti umani»

Elena Cecchettin cerca di aprire le porte al futuro senza arrendersi. «Ma non possiamo continuare così, dobbiamo reclamare il nostro spazio, di donne, di esseri umani, che ci meritiamo - ha concluso Elena Cecchettin -. E voi uomini, dovete lottare, anche voi, affinché questo avvenga, perché è giusto che la nostra vita non debba essere una violazione costante. Questa lotta non la dobbiamo portare avanti solo noi cittadini, lo Stato deve prendere decisioni volte a cambiare la situazione perché, quella che sta avvenendo sui nostri corpi, è una guerra, e non possiamo essere sole ad affrontarla. I diritti delle donne, sono diritti umani».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 8 Marzo 2024, 20:43
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