Lo ha detto il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli a 'Radio Anch'io' su Rai Radio 1 ribadendo la necessità di avere «comportamenti rigorosissimi». Il coronavirus, ha aggiunto, «cambierà il nostro approccio ai contatti umani e interpersonali, dovremo mantenere le distanze» per diverso tempo.
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Il governo «ha garantito alle Regioni le risorse per i dispositivi di protezione individuale e per quelli necessari al superamento dell'emergenza», ha continuato Borrelli rispondendo a chi gli chiedeva dell'ennesimo scontro tra Governo e Regioni, in particolare con la Lombardia. «In ordinario la sanità è una competenza che spetta alle regioni e sarebbe stato un guaio se governo e protezione civile avessero preso ogni competenza - ha aggiunto Borrelli - ma nel momento in cui c'è stata l'emergenza è dovuto intervenire il governo».
E a chi gli chiedeva se fosse necessario alla fine dell'emergenza rivedere il titolo V della Costituzione per evitare in futuro gli stessi problemi e gli stessi balletti sulle responsabilità che si stanno verificando oggi, Borrelli ha risposto che «è evidente».
Sulla sanità «ci vuole una regia unitaria forte condivisa e coesa, credo che ci sarà da ripensare al modello organizzativo ma io sono un tecnico e mi limito a rispondere alle disposizioni vigenti».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 3 Aprile 2020, 10:05
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