«Coronavirus presente già a gennaio»: la rivelazione choc del medico di base
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Coronavirus era già in circolazione a gennaio, almeno nella zona rossa del Lodigiano. Lo afferma il presidente dell’ordine dei medici di Lodi Massimo Vajani, parlando a Il Cittadino di Lodi. «Avevo diagnosticato già a gennaio delle polmoniti anomale - commenta il presidente dell’ordine dei medici Massimo Vajani -. Ricordo, per esempio, una ragazza di 29 anni che ha avuto una polmonite che si è trascinata appresso per un mese e mezzo, tra lastre, tac e domande come “Sei stata a Wuhan”, “Vieni dalla Cina?”. Lei non si era mossa da Cavenago. Poi avevo visitato anche una signora, sempre di Cavenago, di 50 anni. Entrambe le forme poi si sono risolte, ma la seconda, dopo una parziale risoluzione iniziale, aveva avuto una ricaduta a distanza di 10 giorni. L’ho visitata proprio la settimana scorsa, quando è esplosa l’epidemia. E poi c’erano state anche altre polmoniti simili che si erano risolte. Il virus era in giro. Non mi sento certo di puntare il dito contro l’ospedale di Codogno per quanto riguarda i contagi. Anzi, come ordine, abbiamo mandato i ringraziamenti a tutti gli operatori della sanità, hanno un’abnegazione enorme, odontoiatri compresi».
Della stessa idea il medico di Castiglione, Bertonico e Casale Paolo Leotta, in isolamento fino all’inizio della prossima settimana, nella Bassa. «Il sospetto clinico che potesse essere in giro da prima ce l’ho anch’io - commenta -, senza guardare gli accertamenti diagnostici è difficile dire che le polmoniti precedenti fossero forme interstiziali.