Coronavirus: 285 morti, 1.872 casi in più e oltre 4mila guariti, mai così tanti. Crollo di positivi: 3.106 in meno rispetto a ieri MAPPA

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di Simone Pierini
In Italia altre 285 persone sono morte per conseguenze derivate dal coronavirusIeri il dato era di 323. È quanto ha diramato il capo dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli nel bollettino di oggi giovedì 30 aprile. Quella di oggi è l'ultima conferenza stampa«Come vedete dai dati - ha detto Borrelli - ci avviamo verso una nuova fase dell'evoluzione dell'emergenza e quindi abbiamo deciso di interrompere qui la nostra conferenza stampa. Non mancheremo di fornire aggiornamenti quotidiani - ha aggiunto - come abbiamo sempre fatto». 

Oltre alle vittime, in calo rispetto a 24 ore fa, quella di oggi rappresenta la miglior giornata di questa fase di emergenza: è infatti "crollato" il numero di persone attualmente positive nel nostro Paese, ben  3.106 in meno rispetto a ieri, grazie agli oltre 4mila guariti in più

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Contenuto anche l'aumento dei casi, sceso nuovamente sotto quota duemila (+1.872). Prosegue costante anche la flessione della pressione all'interno delle strutture ospedaliere. Sono infatti 101 in meno le persone in terapia intensiva e oltre mille in meno i pazienti ricoverati con sintomi. Quasi duemila in meno invece le persone in isolamento domiciliare. Sono circa 60mila i tamponi giornalieri. 

Nel dettaglio delle regioni la Lombardia scende sotto quota 600 casi in più, 93 i morti. Calano anche ricoveri e terapie intensive. Non migliora invece la situazione del Piemonte che registra una manciata di casi in più rispetto a ieri, mantenendosi sopra i 400 quotidiani, nonostante mostri una leggera flessione nelle strutture ospedaliere, 63 i morti. Alle loro spalle stabile l'Emilia Romagna, sale di poco anche il trend in Veneto. Si contano sempre sulle dita di una mano i contagi in alcune regioni del Sud come la Basilicata, il Molise, la Sardegna e la Calabria. Stesso discorso anche per l'Umbria e l'Abruzzo

Zero morti in sei regioni: Campania, Molise, Basilicata, Calabria, Valle d'Aosta e Sardegna.

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«I dati di oggi sono molto confortanti, significa che stiamo andando nella direzione giusta». Lo ha detto lo pneumologo del Gemelli e membro del Cts Luca Richeldi sottolineando che 6 regioni non fanno registrare decessi e altre 9 ne hanno meno di 10. «Se guardiamo agli ultimi 15 giorni - ha aggiunto - abbiamo dimezzato il numero dei deceduti, raddoppiato quello dei guariti, ridotto della metà le terapie intensive e ridotto significativamente il numero dei ricoverati».

«Il sistema sta facendo più tamponi, testare le persone è cruciale per contenere l'epidemia. Il rapporto tra positivi e tamponi fatti è sceso sotto il 3 per cento, che è considerata una soglia cruciale; ciò significa che i tamponi sono sufficienti e il numero dei positivi è contenuto. Poi bisogna isolarli, mettere in quarantena i contatti. Ma la diffusione del virus è stata rallentata, la pressione sul sistema sanitario è ridotta e noi siamo più consapevoli e pronti alla sfida che ci attende nelle prossime settimane e nei prossimi mesi». Così Luca Richeldi del Cts.


Le indicazioni generali a livello nazionale «sono indispensabili» ma «ci saranno sicuramente delle piccole variazioni e ci saranno sicuramente delle zone rosse» a livello locale. Ha aggiunto  Luca Richeldi rispondendo a chi gli chiedeva perché si è deciso di non utilizzare un approccio regionale per le riaperture. «È una questione molto complessa - ha spiegato - Ci sono da tenere in considerazione vari aspetti legislativi, logistici e anche scientifici». Dunque gli aspetti generali sono fondamentali e poi devono esserci interventi a livello locale. 



IL BOLLETTINO DI OGGI

casi Covid-19 in Italia dall'inizio dell'emergenza sono ora 205.463 (1.872 in più rispetto a ieri), di cui 27.967 morti e 75.945 guariti, 4.693 nelle ultime ventiquattro ore. Il numero di attualmente positivi nel nostro Paese è di 101.551 persone, ieri era di 104.657, un diminuzione di 3.106 unità. 

I tamponi effettuati fino ad oggi sono 1.979.217, 59.456 nell'ultimo giorno. Il numero di persone realmente sottoposte al test sono 1.354.910. Ricordiamo che ogni persona può essere sottoposta a più di un tampone. 

Sono 1694 i malati in terapia intensiva, 101 in meno rispetto a ieri. Di questi, 605 sono in Lombardia (-29). I ricoverati con sintomi sono 18.149, 1061 in meno rispetto a ieri, e 81.708 (-1944) sono quelli in isolamento domiciliare. 

I DATI REGIONE PER REGIONE 

Dai dati della Protezione civile emerge che sono 36.211 i malati in Lombardia (89 in più rispetto a ieri), 9.563 in Emilia-Romagna (-2.299), 15.493 in Piemonte (-28), 8.147 in Veneto (-222), 5.584 in Toscana (-79), 3.551 in Liguria (-25), 3.210 nelle Marche (-137), 4.468 nel Lazio (-67), 2.773 in Campania (-9), 1.370 nella Provincia di Trento (-93), 2.949 in Puglia (+22), 1.170 in Friuli Venezia Giulia (-57), 2.157 in Sicilia (+12), 1.915 in Abruzzo (-61), 802 nella provincia di Bolzano (-43), 233 in Umbria (-28), 744 in Sardegna (-17), 740 in Calabria (-13), 89 in Valle d'Aosta (-46), 192 in Basilicata (-2), 190 in Molise (-3).

Quanto alle vittime, se ne registrano 13.772 in Lombardia (+93), 3.551 in Emilia-Romagna (+39), 3.066 in Piemonte (+63), 1.459 in Veneto (+22), 842 in Toscana (+15), 1.167 in Liguria (+15), 906 nelle Marche (+7), 441 nel Lazio (+10), 359 in Campania (+0), 418 nella provincia di Trento (+2), 415 in Puglia (+5), 289 in Friuli Venezia Giulia (+4), 235 in Sicilia (+3), 320 in Abruzzo (+5), 275 nella provincia di Bolzano (+1), 67 in Umbria (+1), 116 in Sardegna (+0), 86 in Calabria (+0), 137 in Valle d'Aosta (+0), 25 in Basilicata (+0), 21 in Molise (+0). Ad oggi sono stati effettuati 1.979.217 tamponi che hanno riguardato complessivamente 1.354.901 persone. L'incremento del numero dei tamponi rispetto a ieri è di 68.456. 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 1 Maggio 2020, 07:16
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