Minacce di morte all'avvocato che difende l'aguzzino del cane Lucky

Minacce di morte all'avvocato che difende l'aguzzino del cane Lucky

di Bianca Francavilla
Minacce di morte tramite social perché difende un uomo accusato di aver ucciso un cane e di violenza sessuale e maltrattamenti nei confronti delle moglie e delle figlie. Succede a Giovanni Codastefano, avvocato d'ufficio nominato dall'Autorità Giudiziaria. A lui il compito di difendere un 68enne di Latina salito alle cronache per aver picchiato, chiuso in due buste e buttato in un cassonetto il cane Lucky fino a causarne la morte. Grazie alla denuncia presentata dall'associazione Amici del Cane di Latina e alle segnalazioni dei cittadini i Carabinieri sono arrivati a chiudere il cerchio e ad arrestare l'autore del gesto, scoprendo una raccapricciante situazione familiare fatta di maltrattamenti e violenze sessuali.
 
 

Da alcuni giorni, però, sulla pagina Facebook “Io sto con Lucky” sono comparse ingiurie e minacce nei confronti dell'avvocato che difende il presunto aguzzino. «Nella pagina – spiega Codastefano interpellato al telefono – è stato condiviso il post con scritto “Caro avvocato, fatti un esame di coscienza” e lì giù i commenti: certi avvocati per due soldi difenderebbero anche lo stupratore delle loro madri, bastardo anche l'avvocato, gli avvocati guardano solo i soldi, moralità zero, come fai a dormire la notte, guardati allo specchio, un paio di anni glieli avrei dati anche all'avvocato, deve morire anche lui. E nessuno di questi commenti è stato cancellato». Il legale ha interpellato la stampa sperando che possa servire a placare l'ira degli utenti social, altrimenti sarà costretto a procedere con una denuncia alla Polizia Postale per le minacce ricevute.

«Nella mia carriera – conclude – non mi era mai capitata una situazione del genere. Io sono stato nominato dall'Autorità Giudiziaria come avvocato d'ufficio, si tratta di una garanzia istituzionale perché tutti hanno diritto ad essere difesi. E, inoltre, sto lavorando gratis perché il mio assistito, attualmente in isolamento per le regole carcerarie, non ha possibilità economiche per pagarmi e chissà se prenderò mai soldi dallo Stato».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Agosto 2018, 16:51
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