Bus navetta perde il controllo e finisce sui tavolini di un bar: «Poteva essere una strage»

Un bus navetta, in provincia di Treviso, ha perso il controllo ed è finito sui tavolini di uno storico bar ad Asolo

Bus navetta perde il controllo e finisce sui tavolini di un bar: «Poteva essere una strage»

di Redazione web

Un bus navetta ha travolto e distrutto un caffè storico in provincia di Treviso. «Ho toccato il driver per sbaglio e si è innestata la marcia. È stata colpa mia, non so cosa dire. Sono sconvolto e amareggiato: poteva essere una strage». Non nasconde le proprie responsabilità Michele De Zen, il 56enne che alla guida di uno dei suoi bus navetta lunedì sera, verso le 21.30, ha travolto e distrutto il plateatico del Caffè Commercio di Asolo, Treviso. Per pura casualità e fortuna nessuno era seduto ai tavolini esterni del locale, che solo il lunedì chiude alle 19. Ci fosse stato qualche cliente l’incidente avrebbe avuto di sicuro esiti tragici.

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Gli accertamenti

Ieri mattina, al locale, sono tornati i carabinieri per completare i rilievi del caso ed iniziata la conta dei danni. Le prime stime parlano di almeno 40mila euro. Oltra ai tavolini, al plateatico e alle sedie del locale sono andate distrutte grondaie e tendaggi, oltre alle colonne scalfite. Danneggiate anche altre fioriere della pizzeria Cornaro dove si trovava il gruppo di studenti americani del Cimba che De Zen doveva riportare all’istituto Filippin di Pieve del Grappa.

Colpo di fortuna


Aperto sette giorni su sette, il famosissimo Caffè Commercio è un punto di riferimento per molti avventori della città ma anche del resto della zona. «Solo il lunedì chiudiamo alle 19», spiega uno dei titolari, Gianni Reginato che con il fratello Franco e la mamma, Maria Pontello gestiscono il locale di via Regina Cornaro. «Mi trovavo a cena fuori - continua il ristoratore - quando mi è arrivata la telefonata che c'era stato un incidente vicino al mio locale». Tutta la famiglia Reginato si è precipitata al bar ed è stato uno choc quando hanno visto il disastro causato probabilmente da una svista del 56enne.

 


La marcia innestata

«All'improvviso il pulmino è partito a tutto gas - ammette l'autista - stavo aspettando il gruppo di studenti e involontariamente forse ho urtato il driver e si è innescata la marcia».
De Zen, preso anche dal panico, non è riuscito a riprendere il controllo del mezzo che è finito sopra il plateatico e l'ha trascinato per una decina di metri fino a quando il bus navetta ha impattato contro una grossa fioriera arrestando la corsa. «Sono una persona attenta e che controllo sempre tutto - non si dà pace De Zen -. Non riesco a capire cosa possa essere successo se non che possa essere stato un mio errore.

Sono mortificato».


I testimoni 


«Ho sentito un botto tremendo - racconta Nerina Pagogna che in quel momento si trovava in casa a guardare la tivù -. Ho pensato fosse un camion dei rifiuti, poi sono scesa in strada e ho visto quel disastro».
«Anch'io ero a casa - racconta la proprietaria della merceria, Franca Franceschini - quando ho visto cos'era successo sono rimasta impietrita». Sul posto anche una gazzella dei carabinieri di Asolo che anche ieri mattina hanno piantonato il luogo dell'incidente e continuato con i rilievi. «La cosa importante è che nessuno si sia fatto male compreso De Zen che conosciamo da sempre -, continua la famiglia Reginato -. Abbiamo lavorato fino a notte fonda per ripristinare la parte di plateatico ancora agibile». Il bar ieri ha riaperto ai suoi clienti: «Non ci ferma nessuno - sottolinea il giovane titolare del Caffè Commercio -: i danni sono davvero ingenti ma rimetteremo presto tutto a nuovo».
«Nessuno si è fatto male ed è questa la cosa principale, il resto si metterà a posto - afferma il sindaco Mauro Migliorini -. Dispiace molto per quello che è successo: conosciamo De Zen che qui in città è benvoluto da tutti». Per il 56enne è un altro dramma che si aggiunge al tragico incidente di questa estate sulla Treviso
Mare dove i pulmino guidato da Dominga Orsato si era schiantato contro l'auto dei fidanzati Valeria Orsoni, 24 anni, e Ludovico Brunello, di 31. L'unico sopravvissuto è stato proprio De Zen.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Ottobre 2023, 17:29
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