Una maschera protettiva proprio simile a quella di Hannibal Lecter, protagonista del film 'Il silenzio degli innocenti', e le mani legate in modo tale da non poter afferrare nulla: vive così, da oltre 16 anni, Bruno. Non è un criminale ma un paziente psichiatrico ricoverato nella struttura Aias di Cortoghiana, nel Sulcis-Iglesiente.
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Maschera da Hannibal per una grave patologia
Bruno è affetto da picacismo, una grave patologia che lo porta a ingerire qualsiasi cosa gli capiti davanti. Un caso portato di nuovo alla ribalta da Irene Testa, la Garante della Sardegna per le persone private della libertà personale, la quale chiede che venga cambiato immediatamente il suo piano terapeutico. «Se questo è un uomo», denuncia. «Ho atteso un giorno prima di mettere nero su bianco quanto visto nella struttura Aias di Cordoghiana. Un giorno per riprendermi dallo scenario agghiacciante e raccapricciante che mi sono trovata davanti - racconta Testa - Non mi sto riferendo alla struttura ma ad un caso specifico di un ospite al suo interno, per la verità già sollevato da alcuni anni, in primis dalla Presidente dell'Unasam (Unione Nazionale delle Associazioni per la Salute Mentale), Gisella Trincas, ma anche oggetto di esposti alla Procura, di lettere all'allora Ministro della Salute Speranza e di interrogazioni in Consiglio Regionale della Sardegna».
La cura per Bruno è un casco in testa e le mani coperte «apparentemente - spiega Testa - non perché pericoloso verso gli altri, ma verso di sé.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 14 Aprile 2023, 16:47
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