Massimo Barra fondatore di Villa Maraini, Agenzia Nazionale della Croce Rossa Italiana sulle tossicodipendenze, è intervenuto nel summit Ministeriale della 62 Commissione Stupefacenti (UNGASS-ONU), in qualità di Presidente della Red Cross and Red Crescent Partnership on Substance Abuse (siglata tra Croce Rossa Italiana, Federazione di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e Villa Maraini), auspicando un tanto atteso cambio di passo, facendosi portavoce anche di tutte quelle realtà che nel mondo operano per diffondere una politica umanitaria verso i tossicodipendenti, come la Fondazione Villa Maraini-CRI, che da oltre 40 anni si occupa di salvare da overdose e curare tossicodipendenti principalmente a Roma nei quartieri a rischio come Tor Bella Monaca e davanti la stazione Termini, incontrando e trattando ogni giorno oltre seicento persone con problemi di dipendenza.
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I dati riportati nel “World Drug Report 2018” dell’UNODC (Agenzia delle Nazioni Unite sulle Droghe) parlano di 275 milioni di consumatori di droga, ovvero il 5,6% della popolazione mondiale, che hanno utilizzato almeno una volta sostanze nell’ultimo anno e che vanno da un range di età tra i 15 e 64 anni. Dagli Stati Uniti invece arrivano i dati più drammatici: 200.000 morti per overdose negli ultimi 3 anni, che attestano il definitivo fallimento delle “guerra alla droga” lanciata dal Presidente Nixon.
Da molti interventi dei rappresentati dei paesi presenti, tra i quali quello di Evo Morales Presidente della Bolivia, si è avvertita la necessità di cambiare la rotta e far riconoscere a livello mondiale l’importanza della politica della “riduzione del danno”, con investimenti a favore della cura del tossicodipendente, per bilanciare la precedente eccessiva spesa pubblica in dannose misure repressive che hanno colpito solo il consumo e non lo spaccio. Non sono mancate le posizioni come quella del Ministro degli Esteri russo Lavrov contrario ad ogni tipo di apertura nei confronti dei tossicodipendenti. ( nella foto in basso la sala dove è in corso il Summit mondiale contro le droghe di Vienna).
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«E’ fondamentale rendere accessibile la cura al tossicodipendente, perché l’interesse di ogni nazione dovrebbe essere quello di conoscere e curare anche questa tipologia di paziente. E’ palese che un tossicodipendente conosciuto è sempre pericoloso per sè e per gli altri, ma uno sconosciuto è pericoloso due volte», ha dichiarato Massimo Barra sottolineando l’importanza di liberalizzare le terapie in Italia e nel mondo, infatti sono molti i limiti burocratici da superare nel campo della cura delle dipendenze. ( nella foto in basso il soccorso ad un tossicodipendente in overdose).
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A Villa Maraini-CRI questo già avviene perché si dà assistenza 24h al giorno 365 giorni all’anno a chiunque ne faccia richiesta senza discriminazioni, basandosi solo sui principi di Croce Rossa.
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Marzo 2019, 17:42
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