Gli Usa non si fidano dell'Ucraina: «Missili Himars depotenziati per non colpire la Russia». La mossa per evitare la guerra mondiale

Gli Stati Uniti avrebbero modificato le armi che hanno cambiato la guerra, prima di spedirle a Kiev

Gli Usa non si fidano dell'Ucraina: «Missili Himars depotenziati per non colpire la Russia». La mossa per evitare la guerra mondiale

di Valerio Salviani

Gli Stati Uniti avrebbero "truccato" segretamente i missili a lungo raggio Himars donati all'Ucraina, per non permettere all'esercito di Zelensky di colpire il territorio russo e intensificare la guerra. Le armi che hanno cambiato il volto del conflitto e hanno favorito il ritorno degli ucraini in zone chiave del Paese, sarebbero state depotenziate prima di essere impacchettate e spedite a Kiev, scrive il Wall Street Journal. Una mancanza di fiducia da parte di Washington, che aveva avuto la parola dell'Ucraina che la Russia non sarebbe stata colpita. Ma anche una garanzia per evitare conseguenze potenzialmente disastrose per tutti.

Putin apre ai colloqui di pace: «Ma non alle condizioni di Biden». Il retroscena sulla malattia: «È caduto dalle scale»

Navi da guerra russe nel Mediterraneo e nel Mar Nero. «Armate con 84 missili Kalibr»: l'allarme di Kiev

Guerra Ucraina, il retroscena sugli Himars

Da giugno, Washington ha fornito a Kiev 20 sistemi missilistici di artiglieria ad alta mobilità (HIMARS), i missili a lungo raggio che hanno fatto infuriare Mosca, proprio per la capacità di raggiungere lunghezze ritenute dalla Russia pericolose per il proprio territorio. Per evitare il rischio di escalation su larga scala, gli Usa avrebbero deciso di modificare le armi, così da evitare la possibilità di un lancio verso la Russia con conseguenze potenzialmente disastrose. Un accordo silenzioso con la Russia? Dal Pentagono bocche cucite sul caso, ma è verosimile che la decisione sia stata presa insieme ai vertici Nato, che hanno coordinato l'invio di armi all'alleato da febbraio a oggi. 

La richiesta di armi

Gli Himars sono le armi più potenti ed efficaci fornite dall'Occidente all'Ucraina.

Il presidente ucraino Zelensky, ha più volte fatto richiesta di nuove forniture, sperando nell'invio degli ATMS, un missile terra-terra che può colpire obiettivi fino a 186 miglia di distanza. E dunque raggiungere la Russia. Su quest'ultima tecnologia gli Usa hanno tenuto il punto, restando cauti, mentre è stato inviato il Guided Multiple Launch Rocket System (GMLRS) con un raggio di 50 miglia, che è stato utilizzato per colpire depositi di munizioni russi e centri di comando in Ucraina. Mosca, che ha ripetutamente rimproverato gli Stati Uniti per aver armato l'Ucraina, ha messo in guardia Washington dall'invio di armi più avanzate all'Ucraina. 

Nuovo attacco russo

 

Intanto lunedì 5 dicembre la Russia è tornata ad attaccare massicciamente l'Ucraina, con una nuova pioggia di missili. Diverse esplosioni sono state registrate da ovest a est del Paese. Molti dei missili lanciati dalla Russia vengono intercettati proprio grazie ai sistemi di difesa aerea forniti dall'Occidente. Anche su questo fronte, l'Ucraina continua a chiedere un supporto dagli alleati. La Russia continua a colpire le infrastrutture fondamentali, come le centrali elettriche. Un modo per assediare l'Ucraina e sperare nella resa. Con l'inverno alle porte, una tattica per riprendere fiato sul campo di battaglia, continuando a piegare il nemico.  


Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Marzo 2023, 19:52
© RIPRODUZIONE RISERVATA