Dove si nasconde Zelensky? Il presidente ucraino nel bunker segreto costruito ai tempi dell'Urss

Da 43 giorni in molti si chiedono dove sia. L'ipotesi è che si nasconda in un vecchio rifugio antinucleare

Dove si nasconde Zelensky? Il presidente ucraino nel bunker segreto costruito ai tempi dell'Urss

Da 43 giorni tutto il mondo si chiede dove esattamente sia Volodymyr Zelensky. All'inizio del conflitto i media russi insinuarono che era fuggito all'estero con la famiglia e l'ex comico diventato presidente uscì in strada giurando che sarebbe rimasto in Ucraina «fino alla morte». Ora la stampa ucraina svela dove lavora la maggior parte del tempo, anche se ogni tanto torna nel suo ufficio soprattutto per i collegamenti in streaming con l'Occidente.

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Il leader ucraino ha scelto come rifugio sicuro un bunker segreto a Kiev, costruito in epoca sovietica e progettato per resistere ad una guerra nucleare. Lì Zelensky decide e coordina le operazioni militari così come gli interventi umanitari e di soccorso - oltre a lanciare i suoi ormai famosi j'accuse al resto del mondo - insieme ad una squadra di militari, diplomatici ed economisti. Il bunker non si sa esattamente dove sia ma è presumibile si trovi vicino ai palazzi presidenziali di Kiev.

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Chi è stato in questo rifugio in passato, come l'ex premier ucraino Mykola Azarov, dice che «è un bunker completamente protetto, preparato in epoca sovietica per la leadership politica e militare dello Stato contro un attacco nucleare. Neanche l'impatto diretto delle munizioni nucleari può colpire le persone nel rifugio». Zelensky e il suo team, spiega Pravda Ukraina, utilizzano le stanze del palazzo presidenziale per riunioni, interviste, briefing e alcune riunioni. Ma i lavori principali si svolgono nei locali del bunker.

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Tutti gli uomini di Zelensky

A stretto contatto con il presidente lavora il vice capo dell'ufficio presidenziale Kyrylo Tymoshenko e il ministro delle Infrastrutture Oleksandr Kubrakov, definiti scherzosamente «primi ministri ombra».

Nei primi giorni di guerra Tymoshenko non era a Kiev, ma poi è tornato e ha guadagnato spazio accanto al presidente partecipando ai colloqui a Istanbul come parte della delegazione ucraina. Kubrakov è invece responsabile della logistica nella consegna degli aiuti e del ripristino delle infrastrutture strategiche.

I responsabili delle attività di politica estera sono il capo dell'ufficio del presidente, Andriy Yermak, che ha contatti con la Casa Bianca; il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba, che negozia con i governi; il vice capo dell'Ufficio di presidenza Andriy Sibiga, che prepara il quadro diplomatico per il presidente e per gli autori dei suoi discorsi prima dei colloqui importanti. Anche se, chiariscono i media ucraini, la maggior parte del lavoro diplomatico è svolto dallo stesso Zelensky che tiene i contatti con i leader internazionali, incontra i partner a Kiev, comunica con i giornalisti e rilascia interviste, anche ai media russi.

Il ministro della Difesa Oleksiy Reznikov, il segretario del Consiglio di sicurezza e difesa Oleksiy Danilov, il comandante in capo delle forze armate Valery Zaluzhny, nonché numerosi comandanti militari sono responsabili della sfera della difesa. David Arakhamia, leader del partito del presidente Servitore del Popolo è uno dei principali negoziatori con la Russia. Il primo ministro Denis Shmygal è infine responsabile dell'economia insieme al ministro dell'Economia Yulia Svyridenko e al vice capo dell'ufficio del presidente Rostyslav Shurma, che producono idee e trovano nuove opportunità per finanziare la resistenza ucraina.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Aprile 2022, 17:37
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