«Tatuaggi vietati prima di 21 anni, io li ho fatti e ora mi pento: toglierli è costoso e doloroso»

Nei precedenti otto anni, la ragazza racconta di aver rimosso diversi tatuaggi sul collo, le mani e le gambe, ma ancora non è finita

«Tatuaggi vietati prima di 21 anni, io li ho fatti e ora mi pento: toglierli è costoso e doloroso»

di Hylia Rossi

La questione dei tatuaggi e, in particolare, di quale sia l'età giusta per farli, è sempre stata alquanto divisiva. C'è chi non li apprezza affatto e non comprende perché qualcuno dovrebbe decidere di disegnare qualcosa di permanente sul proprio corpo e chi, invece, pensa sia necessario essere abbastanza adulti e maturi prima di fare un simile passo. 

Tuttavia, si sa, l'età non è sempre sinonimo di maturità e lucidità. Sulla problematica si è espressa una ragazza australiana per raccontare la propria esperienza e mettere in guardia le nuove generazioni sull'importanza di aspettare prima di tatuarsi e di prendere la questione sul serio. Ecco la sua storia.

 

«Li odio, mi fanno vomitare»

Il suo nickname è @clandestine_dncr e si occupa di... rimozione di tatuaggi.

La ragazza ha raccontato la sua esperienza per cercare di avvertire le nuove generazioni sul fatto di prendere alla leggera la decisione di farsi un tatuaggio. Non si scaglia, in generale, contro i tatuaggi e chi ne ha, ma vuole semplicemente mostrare una prospettiva molto comune e i problemi che ne derivano. 

«Avevo 19 anni», dice Lozz, «e come una stupida ho iniziato a tatuarmi ogni volta che il mio umore altalenante me lo suggeriva». Nel suo caso particolare c'è stata una successiva diagnosi di bipolarismo, eppure il principio rimane: «Alla fine ero piena di tatuaggi ed è diventato una sorta di meccanismo di coping per cui ogni volta che mi sentivo triste o depressa, ne facevo uno nuovo». 

Eppure, il tempo ha mostrato l'altro lato della medaglia: «Al tempo li adoravo. Dieci anni dopo... li odio. Sulle altre persone sono bellissimi, ma su di me? Mi fanno vomitare. Sono senza dubbio il mio più grande rimpianto». In particolare, la ragazza si rivolge ai giovani che pensano "e che problema c'è? Se non mi piacciono più, li rimuovo": «Anche io ero così, ma non è così semplice, è doloroso, sembra di essere ustionati da una fiamma ossidrica, e poi ci vuole tanto tempo (12-20 sessioni per ogni tatuaggio) e denaro».

Nei precedenti otto anni, la ragazza racconta di aver rimosso i tatuaggi sul collo, le mani e le gambe, ma ancora non è finita. Per questo motivo, crede sia necessario alzare l'età minima per i tatuaggi dai 18 ai 21 anni. In Italia non è possibile tatuarsi se si hanno meno di 16 anni, mentre tra i 16 e i 18 è necessaria l'autorizzazione di un tutore. 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Novembre 2023, 16:59
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