Ragazza di 19 anni (con sindrome di Swan) respinta all'ingresso di un pub. La mamma: «Mia figlia è tornata a casa in lacrime»

Kayce, che ha festeggiato il suo 18esimo compleanno al pub, ha una condizione genetica la cui diagnosi è sconosciuta e non può essere curata

Ragazza di 19 anni (con sindrome di Swan) respinta all'ingresso di un pub. La mamma: «Mia figlia è tornata a casa in lacrime»

di Cristina Siciliano

Kayce Jackson, 19enne che ha la sindrome Swan, (la sindrome senza nome), è stata costretta a tornare a casa in lacrime. Il motivo? Alla 19enne è stata vietata l'entrata in un pub poiché le è stato riferito che «doveva essere accompagnata da un genitore o da un tutor». Di conseguenza, la mamma di Kayce, Krystle Jackson, 38enne di Biddulph, si è detta particolarmente furiosa per questa situazione poiché sua figlia è tornata a casa in lacrime.

Le parole di Krystle Jackson

«Kayce era andata al Cushion, un pub per salutare i suoi amici - ha sottolineato Krystle Jackson a The Mirror -. Lo fa quasi ogni domenica e lì conoscono Kayce. È cresciuta nei pub. Fino a quando un giorno non è tornata a casa in lacrime. Mia figlia è rimasta lì per meno di cinque minuti.

Hanno detto a mia figlia che doveva essere accompagnata da una persona adulta. Io come mamma mi sono sentita mortificata perché lei sta cercando di ottenere la sua indipendenza, ed è tornata a casa a Wetherspoons in lacrime».

«Ha solo 19 anni ma sa quando ha torto. Non stava creando nessun problema», ha concluso la mamma di Kayce.

La regola del pub

Il pub ha introdotto questa nuova regola dopo aver ricevuto lamentele da parte di alcuni clienti. In un post Facebook (oggi cancellato) ha spiegato: «Alcuni di età superiore ai 18 anni devono essere accompagnati da un genitore o tutore. Se siamo facendo questo ci sarà una ragione. Per quanto duro possa sembrare, bisogna ricordarsi che dopo tutto siamo un pub e non un asilo nido».


Ultimo aggiornamento: Domenica 28 Gennaio 2024, 22:31
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