Mamma uccide il figlio di 3 anni con acqua bollente e bastonate perché gioca con il cibo e si sporca: «Seguo gli insegnamenti della Bibbia»

Christina Robinson ha ammesso di aver picchiato il figlio con un bastone perché giocava con il cibo, dicendo che stava seguendo gli insegnamenti della Bibbia

Mamma uccide il figlio di 3 anni con acqua bollente e bastonate perché gioca con il cibo e si sporca: «Seguo gli insegnamenti della Bibbia»

di Redazione Web

Una casa degli orrori, teatro di «violenze sadiche», quella in cui un bambino di 3 anni ha subito bastonate e torture per «qualche piccolo capriccio» fatto alla mamma. Così è stata definita la tragedia in cui ha perso la vita un'anima innocente colpita a morte dall'ira della mamma di 30 anni, Christina Robinson, che nel novembre 2022 ha ucciso il piccolo Dwelaniyah con un bastone. Nei giorni scorsi, in sede processuale sono emerse le crudeltà messe in atto dalla mamma, dall'utilizzo dell'acqua bollente sul corpicino del figlio alle bastonate, e la giuria del tribunale di Newcastle ha dichiarato la 30enne colpevole di omicidio.

Nella ricostruzione dei fatti è emerso che il piccolo ha subito continue violenze durante la sua breve vita, a causa di qualche comportamento che la madre non riusciva a tollerare. Christina Robinson ha ammesso di aver picchiato il figlio con un bastone perché giocava con il cibo, dicendo che stava seguendo gli insegnamenti della Bibbia, ma ha negato di aver perso la calma, di averlo percosso e di avergli causato una lesione cerebrale fatale. Ha anche negato di averlo deliberatamente immerso nell'acqua bollente dopo che si era sporcato. Un gesto crudele che ha provocato terribili e dolorose ustioni per le quali, riporta il Guardian, il piccolo non ha ricevuto cure mediche.

Seguace dei Black Hebrew Israelites 

La situazione si è aggravata nelle settimane precedenti alla sua morte. «La violenza è aumentata fino a quando il bambino non ha potuto più sopportarla», si legge nei documenti del processo. La 30enne ha ammesso di aver usato una canna di bambù da giardino per picchiare Dwelaniyah perché stava giocando con il cibo.

La donna ha detto di essere una seguace dei Black Hebrew Israelites (Ebrei Israeliti Neri, un nuovo movimento religioso che afferma che gli afroamericani sono discendenti degli antichi israeliti).

L'imputata ha confessato di aver guardato un video su YouTube in cui venivano citate le Scritture che promuovevano l'uso del bastone per le punizioni. Testimoniando, la madre ha detto di essere una «completa principiante» e di essersi resa conto di essere stata mal consigliata.

Lesione cerebrale fatale

Secondo la giuria è stata proprio la 30enne a causare una lesione cerebrale fatale al figlio, il 5 novembre 2022. Sono passati più di 20 minuti prima che lei chiamasse il la polizia, parlando prima con il marito al telefono (nonostante lui stesse prendendo parte a un addestramento con la Royal Air Force a 400 chilometri di distanza) e poi usando Google per cercare come rianimare un bambino.

All'arrivo dei servizi di emergenza, Robinson è apparsa calma, e ha spiegato la sua versione dei fatti a un agente di polizia, mentre i medici cercavano disperatamente di salvare Dwelaniyah, purtroppo invano.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Marzo 2024, 13:14
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