Covid in Gb, lo studio: Euro 2020 forse causa della risalita dei contagi. Gli scienziati: «Riaprire tutto è pericoloso»

Covid in Gb, lo studio: Euro 2020 forse causa della risalita dei contagi. Gli scienziati: «Riaprire tutto è pericoloso»

Continua la risalita dei contagi da Covid-19 in Gran Bretagna, e ora nel mirino finiscono anche gli Europei di calcio. Dopo che ieri sera hanno fatto il giro del mondo le immagini della semifinale tra Danimarca e Inghilterra - con lo stadio di Wembley stracolmo di tifosi inglesi scatenati - la Bbc parla oggi di uno studio che potrebbe legare alla kermesse continentale il rapido aumento dei casi rilevati nelle ultime due settimane nel Paese, soprattutto tra gli uomini.

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Lo studio React dell'Imperial College di Londra conferma l'aumento dei nuovi positivi con il 30% in più di positività tra gli uomini: le infezioni, meno frequenti tra chi è vaccinato, non si sono finora tradotte in una crescita dei ricoveri e delle morti. «L'aver visto le partite di calcio potrebbe aver portato gli uomini ad avere piú attivitá sociale del solito», rileva Steven Riley, autore dello studio, in cui sono state testate oltre 47.000 persone tra il 24 giugno e 5 luglio.

In particolare la ricerca segnala che la prevalenza del virus SarsCov2 è passata dallo 0,15% dell'inizio di giugno allo 0,59% dell'inizio di luglio. La crescita delle infezioni è diffusa in tutte le fasce d'età sotto i 75 anni, soprattutto tra quelle più giovani, con l'1,33% tra i 13-17 anni e l'1,4% tra i 18-24 anni. Londra è la città che ha visto il maggior incremento delle infezioni, cresciute di otto volte. Si è inoltre visto che i vaccinati under 65 sono per tre volte meno a rischio di essere infettati rispetto ai non vaccinati della stessa età, e che due dosi di vaccino danno una protezione del 72% contro il contagio. Dati che hanno convinto comunque il governo inglese guidato da Boris Johnson ad accelerare sulle riaperture: dal prossimo 19 luglio addio a mascherine e distanziamento e ritorno alla normalità.

Gli scienziati: riaperture pericolose e premature

E anche dalla scienza arrivano bordate verso il governo inglese. Oltre 100 esperti mondiali hanno scritto una lettera, pubblicata da Lancet, per chiedere al premier britannico Boris Johnson di ritardare le riaperture previste per luglio, definite 'pericolose e premature'.

Rimuovere le restrizioni, scrivono gli esperti, rischia di causare milioni di infezioni e di suscitare nei pazienti problemi cronici e disabilità legati al 'long Covid'.

La vaccinazione, sottolinea la lettera, offre la prospettiva di raggiungere l'immunità di comunità anche senza avere le decine di migliaia di casi dovuti alle riaperture. «Alla luce di questi gravi rischi - si legge - consideriamo ogni strategia che tollera alti livelli di infezione non etica e illogica. Il Governo britannico deve riconsiderare la sua strategia corrente e fare passi urgenti per proteggere il pubblico, inclusi i bambini. Pensiamo che il governo si stia imbarcando in un esperimento pericoloso e poco etico, e chiediamo una pausa al piano di abbandonare le misure di mitigazione il 19 luglio».

Pericoloso per cinque motivi: ecco perché

Sono cinque i motivi principali per cui la strategia scelta dal governo è considerata pericolosa. «Per prima cosa, una trasmissione non mitigata colpirà soprattutto i bambini non vaccinati e i giovani, che hanno già sofferto molto - scrivono gli esperti nella lettera, che come prima firma ha Deepti Gurdasani della Queen Mary University -. Secondo, gli alti tassi di trasmissione nelle scuole e nei bambini porterà a problemi significativi dal punto di vista dell'educazione. Terzo, stime preliminari suggeriscono che questa strategia potrebbe fornire un terreno fertile all'emergenza di varianti resistenti ai vaccini. Quarto, questa strategia avrà un impatto significativo su servizi sanitari e operatori che non hanno ancora recuperato dalle ondate precedenti. Quinto, poiché le comunità più svantaggiate sono più a rischio Covid-19, queste politiche continueranno a colpire in maniera sproporzionata le persone più vulnerabili».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 9 Luglio 2021, 14:18
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