Ieri pomeriggio un aereo dell'Intelligence militare statunitense si è schiantato nell'oceano Pacifico, nella baia delle Hawaii, dopo aver oltrepassato la pista di atterraggio. I passeggeri sono sopravvissuti nuotando fino a riva. Fortunatamente, fino ad ora, non si registrerebbero vittime coinvolte nell'incidente.
Le dinamiche
Alle ore quattoridici di lunedì pomeriggio scorso - ora locale - l'aereo Boeing P-8A Poseidon, della Marina americana, si è schiantato nell'oceano al largo di Oahu, costingendo i nove passeggeri che erano a bordo, a mettersi in salvo nuotando fino a raggiungere la costa.
Secondo i primi accertamenti, l'aereo era diretto verso una base dei Corpi della Marina Miltare statunitense, a dieci miglia da Honolulu. Poi, avrebbe superato la pista di atterraggio, mancando - di fatto - il punto d'arrivo e causando una perdita di controllo del veicolo, poi precipitato nell'oceano.
In the vicinity of the Hawaii Islands, an American P-8 Poseidon crashed. pic.twitter.com/IuxWjnYoMA
— Norman Schumann (@NormanSchumann3) November 21, 2023
Le cause dello schianto
«Il pilota probabilmente non ha fatto atterrare l'aereo esattamente dove voleva sulla pista» - ha sostenuto Peter Forman, docente del Honolulu Community College, al Hawaii News Now .
A bordo dell'aereo erano presenti nove passeggeri, poi costretti a tornare a nuoto sulla terraferma, dopo uno schianto che avrebbe potuto ucciderli.
Secondo gli esperti, tra le principali cause dell'incidente, un mix di fattori avrebbero portato allo schianto: pioggia, forti venti e una pista troppo corta per un aereo militare. Ciò che avrebbe portato alla salvezza dei passeggeri sarebbe stato solo un impatto a bassa quota, ad una velocità moderata dell'aereo durante lo schianto.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Novembre 2023, 15:05
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