Abusi sessuali su una bambina, l'imputato accusa la vittima: «Era lei a mandarmi foto intime»

L'uomo è accusato di aver costretto la piccola a ogni genere di violenza sessuale. L'ira e l'angoscia della madre: «Mi fidavo di lui e ha distrutto la vita di mia figlia»

Abusi sessuali su una bambina, l'imputato accusa la vittima: «Era lei a mandarmi foto intime»

Una difesa assolutamente inaspettata, quella di un uomo accusato di abusi sessuali su una bambina di 10 anni. Se in genere gli imputati negano i fatti o sostengono che le accuse siano inventate dalle vittime, questa volta è accaduto un fatto decisamente singolare: Nelson Arnaldo A.V., infatti, ha spiegato di aver avuto dei rapporti con una bambina, ma anche di aver semplicemente ceduto alle avances della piccola.

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Abusi sessuali su una bambina, l'imputato accusa la vittima

I fatti sono avvenuti a Saragozza, in Spagna, e risalgono al 29 agosto 2019. Come riporta l'Heraldo de Aragòn, l'uomo è accusato di abusi sessuali su una bambina che oggi ha 13 anni, nipote della sua ex compagna. L'imputato ha negato di aver inviato video hard (in cui si masturbava o in cui aveva rapporti sessuali con l'allora compagna) alla piccola, accusando a sua volta la vittima: «Era lei a mandarmi foto intime, le scambiava anche con il cugino, figlio della mia ex».

La difesa choc

L'uomo ha spiegato di non aver mai mandato video alla bambina, anche se gli investigatori della Guardia Civil hanno accertato che il protagonista di quei filmati hard inviati era proprio lui. A incastrarlo, in maniera inequivocabile, alcuni tatuaggi su una mano e vicino l'inguine.

L'accusa

Nelson Arnaldo A.V., che rischia fino a 35 anni di carcere, è accusato di aver costretto la bambina a farsi toccare nelle parti intime e a praticargli sesso orale. E dopo quel giorno, avrebbe chiesto con insistenza di mandarle foto intime. «Gli mandavo le foto e i video che mi chiedeva perché mi sentivo costretta. Avevo paura, aveva minacciato me e mia madre» - l'accusa della vittima - «Solo a metà settembre di quell'anno, mia madre scoprì una di quelle foto sul cellulare e le confessai tutto». 
La madre della vittima ha spiegato: «Ero sotto choc, avevo appena scoperto cosa stava accadendo e ho visto che quell'uomo stava scrivendo a mia figlia.

Così mi sono finta lei, e lui aveva chiesto di poter fare "qualche cosa". Mi sono sentita fortemente in colpa, sono una madre molto protettiva e l'avevo fatta andare da quell'essere solo perché lui aveva insistito perché giocasse con il cugino. Mia figlia era allegra, affettuosa, estroversa. Da allora, ha avuto tanti problemi, specialmente a scuola, e non vuole più uscire di casa. Ha tentato di uccidersi ed è in cura da psicoterapeuti e psichiatri».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 26 Ottobre 2022, 19:45
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