Lavoro, il vice presidente di Confindustria: «Nei prossimi 5 anni serviranno 300mila addetti specializzati»

Lavoro, il vice presidente di Confindustria: «Nei prossimi 5 anni serviranno 300mila addetti specializzati»

di Lorena Loiacono
Giovanni Brugnoli, vice presidente di Confindustria con delega per il capitale umano: l'Italia sta dimenticando il made in Italy?
«Purtroppo sì, è un allarme che lanciamo con forza: il nostro paese è il secondo in Europa, dopo la Germania, nel settore manifatturiero e il settimo al mondo».

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È un settore che porta ancora guadagno?
«Direi profitti molto importanti. Dei 550 miliardi di euro di esportazioni, 450 miliardi vengono dal settore manifatturiero. I nostri prodotti sono tra i più apprezzati e le nostre imprese cercano sempre più personale qualificato, senza trovarlo».
Che cosa comporta?
«Nei prossimi 5 anni le imprese avranno bisogno di 300mila persone qualificate ma non le troveranno. Sarà un duro colpo perché avranno macchinari all'avanguardia ma non avranno nessuno da assumere. In crisi soprattutto i settori più strategici l'agroalimentare, chimico, meccanico, tessile e l'information technology».
Come si risolve questa crisi di vocazione?
«Puntando sulla formazione tecnica e professionali, dagli istituti scolastici alla formazione terziaria degli Its, e sull'orientamento in cui vanno coinvolti famiglie e ragazzi delle medie: dal 16 novembre apriremo le aziende con il Pmi day, per far conoscere il nostro lavoro».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 5 Novembre 2018, 09:00
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