Bollette, fine del mercato tutelato. La Ue chiude la partita: «Quello libero è target del Pnrr». La scadenza

Tajani: il nuovo regime farà scendere i prezzi

Bollette, fine del mercato tutelato. La Ue chiude la partita: «Quello libero è target del Pnrr». La scadenza

di Alessandra Severini

Niente più proroghe per il mercato tutelato di gas ed energia elettrica. L'ultimatum viene direttamente dalla Commissione europea in vista della scadenze del prossimo anno. La fine del mercato di maggior tutela è prevista per il 10 gennaio per il gas e per il 30 aprile per l'energia elettrica. Più in là non si potrà andare, ha detto un portavoce della Commissione, definendo «la graduale eliminazione dei prezzi regolamentati dell'energia elettrica una pietra miliare che fa parte del più ampio pacchetto di leggi sulla concorrenza incluso nel Pnrr».

Le conseguenze


Secondo Bruxelles ciò non farà che «aumentare la concorrenza sul mercato» a tutto vantaggio degli utenti e delle imprese, perché «i prezzi sul mercato libero sono significativamente più bassi rispetto al mercato regolamentato». Di tutt'altro avviso sono le associazioni dei consumatori, secondo le quali lo stop al mercato tutelato produrrà inevitabilmente un rialzo delle bollette. Già oggi secondo Federconsumatori, le famiglie italiane fanno fatica a sostenere i costi di luce e gas e ben il 91% delle tredicesime in arrivo servirà a pagare tasse, rate dei mutui e appunto bollette.

Il Movimento dei consumatori sottolinea anche la difficoltà delle famiglie a «destreggiarsi fra le proposte contrattuali delle società energetiche, spesso poco trasparenti e difficili da confrontare».

La proroga


I rappresentanti dei consumatori chiedono una proroga di almeno 6 mesi. La questione è da tempo sotto la lente del governo che finché ha potuto ha prorogato le tutele. L'esecutivo è diviso, con la Lega che vorrebbe adottare ulteriore proroghe. Ma ora la Ue è decisa a non lasciare la presa. Il vicepremier Tajani ha assicurato che l'Italia «rispetterà gli impegni con l'Europa», dicendosi sicuro che «la liberalizzazione farà diminuire i prezzi». Le opposizioni sono di tutt'altro avviso e accusano il governo di tutelare taxi e balneari ignorando le direttive europee sulla concorrenza e di disinteressarsi al contrario dell'aggravio che dovranno subire le famiglie. Nel caso di passaggio al mercato libero comunque, gli utenti più vulnerabili (persone sotto la soglia di povertà, over 75 e residenti nelle isole minori) rimarrebbero escluse dalla concorrenza.


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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 10 Gennaio 2024, 08:31
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