Vietare specifiche razze di cani, all'interno di un Paese, ormai, non sembra più essere un tabù. E da quattro giorni la Gran Bretagna ha deciso di bandire gli American Bully XL dal suo territorio. La riproduzione e il possesso di esemplari di questa razza sarà ritenuto illegale e, inevitabilmente, è scoppiata la polemica.
Così, negli ultimi giorni, non si parla di altro e i tabloid inglesi stanno riportando le storie di alcuni proprietari di American Bully XL che, in realtà, parlano di quanto (se addestrati a dovere) siano amorevoli e per nulla aggressivi. Come nel caso di un dog sitter che da anni ha deciso di tenere in casa tre esemplari della razza bandita per sempre grazie alla Dangerous Dogs Act, in vigore dal 1991 in Inghilterra. «Ho avuto molti più problemi con Labrador o Dalmata».
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Il dogsitter difende gli American Bully XL
Dopo i recenti attacchi avvenuti nel Regno Unito (alcuni dei quali costati la vita a delle persone), Sunak ha deciso di aggiungere alla lista nera della legge che vieta alcune razze di cani anche l'American Bully XL. Dopo aver bandito le razze di Tosa, American pit bull terrier, Dogo argentino e Fila brasileiro, ecco che da qualche giorno gli inglesi non potranno più possedere anche un'altra razza canina.
Ma cosa succederà ai cani già presenti sul territorio? L'inserimento dell'American Bully XL nella lista dei cani vietati entrerà in vigore entro la fine dell'anno e da quel momento tutti gli esemplari di American Bully XL potranno essere sequestrati dalle forze dell'ordine e soppressi a meno che i proprietari degli animali non presentino una richiesta di esenzione in tribunale.
Le polemiche
Una decisione che ha scatenato forti polemiche, soprattutto da parte di chi, questi cani, li possiede. Proprio come nel caso di Lee Sansum (38 anni) e di professione dog sitter che, intervistato dal Mirror, racconta di aver avuto molti più problemi con cani considerati docili. La tragedia che ha portato alla morte una bambina di 11 anni ha scosso il Paese, ma nonostante tutti riconoscano che ci sia un problema, non tutti pensano che la soluzione sia vietare definitivamente la razza. «Gli American Bully, in realtà amano le altre razze di cani e tutti gli animali, compreso ovviamente l'uomo. Sono molto giocherelloni e teneri. Sono semplicemente amorevoli, ovviamente hanno bisogno di essere addestrati e di capire fino a dove possono spingersi e il problema, fondamentalemente è questo - spiega l'uomo -».
«Gestisco 17 razze diverse di cane e, posso giurare, di aver avuto molti più problemi con Labrador e Dalmata. Il motivo? Semplice non erano stati addestrati dai padroni. Il problema come spesso capita con tutti gli animali domestici parte dalla testa: il padrone. Può essere anche la razza considerata più buona del mondo, ma se il suo proprietario non sa educarlo, sarà il cane più indisciplinato e aggressivo del mondo. Reputo che quanto deciso da Rishi Sunak sia eccessivo. Anche la legge di per sé non ha senso... andrebbe messa una legge che chi compra o adotta un cane debba fare delle ore obbligatorie di addestramento e sono sicuro che molte tragedie a cui abbiamo assistito nell'ultimo periodo non sarebbero mai accadute».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Settembre 2023, 09:16
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