Perde il lavoro per non inquinare con l'aereo. Lo scienziato Grimalda. «Rifiuto di volare in emergenza climatica»

L'Istituto di Kiel per l'economia mondiale gli ha chiesto l'immediato rientro dalla Papua Nuova Guinea: in aereo

Perde il lavoro per non inquinare con l'aereo. Lo scienziato Grimalda. «Rifiuto di volare in emergenza climatica»

di Redazione web

«In una situazione d'emergenza, è necessario intraprendere azioni straordinarie». Non sono solo parole quelle di Gianluca Grimalda, 51enne statistico e ricercatore all'Istituto di Kiel per l'economia mondiale (IfW) in Germania, che rischia di perdere il suo posto di lavoro perché si rifiuta di tornare in aereo dalla Papua Nuova Guinea.

Grimalda, che è anche un attivista ambientale e ha intrapreso azioni per il clima con Scientist Rebellion, ha appena completato un lavoro di ricerca sul campo di sei mesi a Bougainville, studiando il rapporto tra globalizzazione, cambiamento climatico e coesione sociale. L'incarico doveva terminare il 10 settembre ma si è prolungato oltre il previsto, anche per minacce legate alla sicurezza che hanno interrotto più volte la ricerca.

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Il viaggio del ricercatore

Da anni il ricercatore pratica viaggi di lavoro a ridotte emissioni di carbonio con mezzi di trasporto alternativi all'aereo, dato - spiega - l'alto livello di emissioni di gas a effetto serra (GhG) di questi ultimi, responsabili del surriscaldamento globale. Lo scorso 29 settembre ha ricevuto dall'IfW un ammonimento ufficiale con il quale si richiedeva la sua presenza a Kiel il 2 ottobre, pena il suo licenziamento.

Sostanzialmente, un obbligo a usare l'aereo per essere in tempo in Germania, motivato dal fatto che la ricerca si era ufficialmente conclusa il 10 settembre. «Considerata l'emergenza climatica in cui ci troviamo, trovo irragionevole - ha commentato Grimalda - che IfW abbia posto questo ultimatum e questa punizione. Poiché non insegno e le riunioni possono essere tenute online, non c'è niente che richieda la mia presenza a Kiel.

Posso lavorare efficacemente anche in viaggio. Mi sono anche offerto di andare in congedo non retribuito per il tempo che IfW riterrà opportuno, ma hanno rifiutato la mia offerta e hanno anche trattenuto il pagamento del mio stipendio di settembre senza darmi alcun preavviso».

Grimalda - che ora si trova a Bougainville - nonostante la minaccia di licenziamento ha deciso di perseverare e nei prossimi giorni partirà con una nave cargo per poi tornare via terra e mare in Germania. «Sarò il primo a perdere il posto di lavoro perché rifiuto di prendere un aereo ma in questo momento di emergenza climatica - sottolinea - c'è bisogno di azioni folli e sono pronto ad affrontare tutte le conseguenze legali ed economiche di questa decisione. Le temperature stanno aumentando in modo incontrollato e non c'è alcun segno che le emissioni di CO2 si azzereranno presto, come necessario per rispettare l'accordo di Parigi. Spero che la mia decisione di rischiare di perdere il lavoro contribuisca a rompere il muro di apatia, indifferenza e avidità che circonda il riscaldamento globale. Anche se non dovesse riuscirci, sarò soddisfatto perché avrò rispettato la cosa più morale da fare, cioè ridurre al minimo le emissioni di carbonio del mio viaggio».

Il supporto al ricercatore

«È stupefacente - ha commentato Julia Steinberger, docente di Sfide sociali del cambiamento climatico all'Università di Losanna - che un istituto di ricerca minacci di licenziare un ricercatore per aver fatto il suo lavoro con eccessiva diligenza e per aver evitato di volare durante un'emergenza climatica». Steinberger su Twitter invita la comunità scientifica a solidarizzare con Grimalda, che nei prossimi giorni partirà con una nave cargo per il viaggio via terra e mare che in 2 mesi lo riporterà in Germania. Per arrivare in Nuova Guinea aveva minimizzato l'impatto arrivando fino a Singapore senza aerei, «ma ora - conclude - sono riuscito a organizzare un viaggio interamente no flight. Lo avevo promesso ai 1000 bougainvilliani cui ho parlato in questi mesi. Per loro noi 'uomini bianchì, come ci chiamano, siamo sinonimo di bugiardi, e io non lo voglio essere»
Ultimo aggiornamento: Martedì 3 Ottobre 2023, 18:59
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