Pescato, per la prima volta nei nostri mari, un esemplare di granchio rosa, tropicale, ma capace di adattarsi. Intanto i granchi blu sono inarrestabili: il problema riguarda sempre di più tutte le località che si affacciano sul mare Adriatico. I granchi blu, poi, iniziano anche a risalire i canali di acqua dolce e rendono complicata la vita non più solo ai pescatori, distruggendo i loro allevamenti di molluschi, ma anche agli agricoltori. A Goro, comune sul delta del Po in provincia di Ferrara, il sistema idrico di alcuni produttori è andato in tilt per la presenza di granchi blu nell'impianto di irrigazione che pesca l'acqua dal Po in zone che si trovano a 40 chilometri dal mare.
Meteo, clima impazzito: l'estate che non finisce più, ma il caldo mette ko l'agricoltura
Condizionano il caldo e il fermo della pesca
I crostacei blu continuano a proliferare, trovando vita ancora più facile non solo con le temperature ancora molto elvate, ma anche con il fermo pesca. «Il fermo pesca è arrivato proprio nel momento peggiore - spiegano i pescatori di Goro - quando le femmine del granchio si sono allontanate dagli impianti di vongole per andare in mare aperto a deporre le uova e in quel momento non hanno trovato predatori perché non stavamo lavorando per via del fermo».
L'arrivo del granchio rosa
Granchio blu ma anche rosa, il cui nome scientifico è granchio crocifisso Charybdis feriata pescato a Senigallia, Ancona. Si tratta del primo esemplare in Adriatico, dopo qualche cattura segnalata nel Tirreno. Anche in questo caso è una specie che vive per lo più in acque tropicali e che potrebbe essere arrivata nella zavorra di una nave. Viene pescato in India e Vietnam, ricorda Fedagripesca.
Ultimo aggiornamento: Domenica 8 Ottobre 2023, 16:00
© RIPRODUZIONE RISERVATA