Mare in tempesta a Ponza, il traghetto in balia delle onde: il video choc

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Mare in tempesta davanti a Ponza, il traghetto che collega l'isola a Formia in balia delle onde. La nave diretta a Formia oggi è salpata in ritardo di un'oraNel tardo pomeriggio era ancora in navigazione, dopo essere  partita da Ponza alle 15.30Previsto l'arrivo verso le 20.45 a Formia.

Il maltempo sta imperversando nel Lazio, ma non solo. Forti mareggiate in tutta Italia e neve anche a quote molto basse.

Meteo, maltempo in tutta Italia: la situazione e le previsioni

Le cime delle montagne tornano a essere imbiancate, dal Veneto alla Campania, dalla Calabria alla Sardegna. I fiocchi di neve scendono anche a quote basse e ricoprono le vie dei centri abitati, non senza disagi.

Tutto è accompagnato da un'aria fredda e pungente che abbraccia il Paese già da qualche giorno, così come il maltempo che arriva con insistenza anche nelle giornate che cominciano con il cielo sereno e non lascia tregua. È il caso di Napoli, dove i cittadini, al loro risveglio, hanno trovato la cima del Vesuvio innevata, ma con il bel tempo sullo sfondo, dopo una notte di pioggia.

Per la giornata, infatti, era prevista un'allerta arancione. Allarme che ha comportato un'evacuazione sull'isola di Ischia, oltre che per le persone che vivono nelle zone a rischio di Casamicciola, anche per 90 abitanti della zona di Monte Vezzi a Ischia Porto. Inoltre, il forte vento nel golfo di Napoli ha reso il mare molto agitato. Soppresse, quindi, diverse corse marittime dal capoluogo campano per i porti di Ischia e Procida. Una tempesta di acqua, vento e grandine si è poi abbattuta su Capri, con raffiche a 60 chilometri orari e mare forza 5 con onde che hanno superato i due metri.

 

La pioggia incessante in Campania - che nelle scorse ore ha causato il crollo di un'ala di cimitero nel Beneventano - ha continuato a gonfiare il fiume Volturno che in zona Grazzanise, nel Casertano, ha rotto gli argini inondando - secondo Coldiretti - almeno 700 ettari di terreni agricoli. Al Centro del Paese, la neve è arrivata anche alle porte di Roma, ai Castelli. Rocca di Papa si è svegliata, infatti, con le strade totalmente imbiancate. Ad Albano, Velletri e Rocca Priora si sono registrati disagi dovuti al ghiaccio.

Nevicate anche in Maremma, in Toscana, con circa 40 centimetri sulla vetta del Monte Amiata, 30 a Prato delle Macinaie. Nel fine settimana è prevista l'apertura della stazione sciistica. Più a Sud, in Molise, la situazione è peggiorata sempre più con il passare delle ore e le nevicate nei comuni sopra i 500 metri sono diventate più consistenti. Diverse le scuole chiuse. In Calabria il termometro è sceso sotto lo zero in diverse località di montagna. Neve anche sotto gli 800 metri.

La Sardegna, invece, è stata divisa in due dal maltempo. Una metà bloccata dalla neve, l'altra sferzata dal vento. Il Nuorese si è svegliato imbiancato e diversi paesi hanno chiuso le scuole. Tra gli altri disagi, in cinque paesi della Barbagia Mandrolisai - Gadoni, Desulo, Tonara, Aritzo e Belvì - la corrente è mancata per oltre dodici ore. Le nevicate hanno infatti causato l'interruzione delle linee elettriche e telefoniche - i cavi sono stati abbattuti dal peso della coltre bianca - e reso necessario l'arrivo dei gruppi elettrogeni speciali in quattro dei cinque centri abitati. A Gadona, infatti, i tecnici dell'Enel sono riusciti a ripristinare l'energia elettrica.

Nel centro della Sardegna, i fiocchi sono scesi anche a bassa quota. Nella parte orientale e sud occidentale della regione, invece, le raffiche di vento sono arrivate agli 80 chilometri orari. Al Nord, in Valle d'Aosta, è arrivato il freddo polare con temperature sotto la media. Il termometro ha segnato -23 gradi a 3480 metri del ghiacciaio di Plateau Rosà, sul Cervino. In Piemonte, però, le temperature ancora più basse. Sul Monte Rosa la minima rilevata dall'Arpa è stata di -32 gradi, mentre la massima di -30. In Veneto, la neve è arrivata nella notte a quote collinari, seppur con precipitazioni di scarso rilievo. Per il weekend, poi, a Venezia è atteso il fenomeno dell'acqua alta con una massima di 115 centimetri.

Per questo motivo si attiverà il sistema Mose per difendere la città. Le temperature, inoltre, tenderanno a diminuire sempre più, con minime anche sotto lo zero. Aumenta in Italia anche il pericolo di valanghe sull'Appennino - da quello settentrionale a quello meridionale - a causa delle abbondanti nevicate delle ultime ore. Mentre sulle Alpi il rischio rimane stazionario e diversificato.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 20 Gennaio 2023, 20:48
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