Turismo rurale in Perù: tante idee per un viaggio autentico e indimenticabile

Turismo rurale in Perù: tante idee per un viaggio autentico e indimenticabile

di Sabrina Quartieri
E’ la terra delle Ande e dei suoi scenari unici; è la casa della sconfinata Foresta Amazzonica; è il Paese degli ancestrali siti archeologici Inca, su tutti il Machu Picchu, imponente tesoro ricco del fascino di un’antica città perduta. Tra escursioni indimenticabili e un po’ di vita di villaggio, in Perù si sta sviluppando sempre più il cosiddetto turismo rurale, che consente di scoprire questa meta in modo autentico, ovvero a contatto con le popolazioni autoctone e nel pieno rispetto dell’ambiente circostante. Le comunità locali stanno promuovendo infatti numerosi progetti fatti ad hoc per chi desidera prendere parte in prima persona, e non solo da osservatore, ad attività quotidiane come la pesca, la coltivazione della terra e l’allevamento del bestiame. Ecco allora alcune idee originali per trascorrere la vacanza in Perù in modo genuino e indimenticabile.
 
 

La foresta delle orchidee e delle spettacolari Ande: vicino Cocachimba e San Pablo, insediamenti del dipartimento di Amazonas nel nord del Paese, l’avventura inizia in una giungla ricca di orchidee che si apre sui panorami unici della foresta pluviale. Tappa finale dell’emozionante giornata, la cascata Gocta, una delle più alte al mondo con un salto di ben 770 metri. La comunità rurale locale, dedita esclusivamente all’agricoltura, si è aperta al turismo rurale già nel 2006, permettendo ai visitatori di prendere parte alle attività della zona, dalla raccolta dell’ananas e della canna da zucchero, alla lavorazione di quest'ultima. A San Pablo invece ci si diletta imparando le tecniche dell’apicoltura. Il costo di un’escursione parte da 52 euro (evitare il periodo delle piogge, che va da novembre ad aprile).

Il parco delle patate della Valle Sacra: ben 1.463 tipi di “papas” andine in un unico parco. Nella piccola località di Pisac, dove sei comunità di etnia Quechua condividono ottomila metri di terra, si prende parte alle attività agricole quotidiane, si visita il Centro per la produzione di patate, si va alla scoperta della Laguna di Kinsa Qocha, si impara a realizzare saponi a base di erbe naturali e si frequentano i tipici mercatini di tessuti, ceramiche e gioielli. Per gustare le specialità della cucina locale, il must delle tappe gourmet è il ristorante Papamanka (sconsigliata la stagione delle piogge, da novembre a marzo).


Tradizioni ancestrali a Sibayo: situato a 3900 metri di altitudine, questo tradizionale villaggio rurale della regione di Arequipa si presenta con le tipiche casette di “adobe” fatte di vecchi tetti di paglia e una piccolissima piazza dominata dall’Iglesia San Juan Bautista. I suoi abitanti propongono escursioni e visite guidate ai siti archeologici della zona, ma anche diversi sport da praticare, come il canottaggio, la pesca e la mountain bike. In alcuni casi, è possibile pernottare presso le famiglie. Con circa 20 euro si ha diritto al trattamento di pensione completa con attività incluse (il periodo delle piogge va da dicembre a aprile).

La comunità di Granja Porcón: a circa 23 chilometri da Cajamarca, questa cooperativa evangelica fondata nel 1975 permette al turista di immergersi nella natura e partecipare alla vita della popolazione locale. Qui ci si occupa del bestiame, si piantano pini e si coltiva la terra. Lo scenario è semplicemente incantevole, con la località della sierra interamente circondata dal bosco. Per un’esperienza di turismo responsabile davvero autentica, si può optare per il vitto e l’alloggio presso la comunità. La quota di due giorni e una notte è di circa 37 euro (nella zona si prevedono piogge da novembre a aprile).

Ai piedi dell’imponente vetta dello Huascarán: camminare circondati da imponenti montagne e accostarsi alla cultura locale assaggiando la “pachamanca” o partecipando a escursioni guidate di trekking verso la spettacolare Laguna 69. Il punto di partenza è Humacchuco, dove alcuni membri della gente del posto gestiscono una confortevole pensione. Il costo per il pernottamento è di 75 euro (il periodo delle piogge va da ottobre a aprile).

Un viaggio nel passato attraverso la regione di Áncash: dirigersi verso il tempio di Chavín de Huantar percorrendo un tratto del Grande Inca Trail (il Llama Trek) attraverso la Cordillera Blanca. Infine, pernottare in campi tendati ad oltre 4mila metri. L'esperienza è sensazionale, di quelle da vivere almeno una volta nella vita. L'incredibile trekking in compagnia dei lama dura almeno quattro giorni. Durante il tragitto si sfiorano graziosi villaggi, si percorrono affascinanti strade preincaiche e si ammirano fantastiche vedute. Tappa finale, il favoloso tempio di Chavín de Huantar, monumento archeologico e patrimonio dell’Umanità Unesco. La quota di 3 giorni/2 notti parte da 243 euro (per evitare la stagione delle piogge, non si deve partire tra novembre e aprile).
Ultimo aggiornamento: Martedì 13 Marzo 2018, 10:20
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