Tough Mudder viene lanciato nel 2010 negli Stati Uniti e registra 4.500 partecipanti al primo evento. A soli nove anni di distanza, l’evento conta più di 3 milioni di partecipanti e 4 continenti. Per annunciare l’arrivo del Tough Mudder in Italia è stata realizzata una campagna unconventional, basata sul concetto di evasione dalla routine quotidiana offerta da questi eventi. Nei manifesti il copy recita infatti “Tough Life? Don't get mad, get mud” con il visual di un uomo in giacca e cravatta che emerge dal fango, elemento simbolo della sfida.
L'invito non è dunque solo quello di “gettarsi nel fango”, ma anche di affrontare la vita abbracciando lo stesso spirito “tough” alla base di questa prova.
A supporto dell'iniziativa, anche spettacolari flash mob in piazze e vie molto frequentate di Milano e Roma, dove un “Mudder Team”, formato da veri atleti si è cimentato in corse, esercizi e acrobazie, sfruttando come ostacoli elementi urbani come panchine, scalinate e muretti. L’annuncio del nome è avvenuto venerdì 18 gennaio, tramite un’installazione scenografica del logo Tough Mudder che ha navigato tra la Darsena e i suoi canali, creando un effetto sorpresa e suscitando la curiosità dei passanti. Attorno all’installazione, una serie di attività di flash mob hanno coinvolto tutti i presenti nella cornice dei Navigli in perfetto stile tough. Tutti gli appassionati del settore e i più curiosi sono stati accolti al FAB, un locale sul Naviglio Grande dove hanno potuto scoprire quali prove gli riserverà il Tough Mudder.
Ultimo aggiornamento: Martedì 22 Gennaio 2019, 16:42
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