Linkedin, solo un lavoratore su 3 ha un profilo
adeguato al social
L'indagine sottolinea che i lavoratori danno sempre più importanza al "personal branding", ovvero all'immagine che si trasmette in ambiente lavorativo, non più solo "offline" ma anche "online". I professionisti che operano nel campo del recruitment, della moda, dei beni di lusso e del settore alberghiero tendono a cambiare la loro immagine del profilo più spesso rispetto alla media. L'Indonesia ha la percentuale più elevata (51%) di professionisti che curano attentamente l'immagine del proprio profilo, in confronto al 4% del Giappone.
Tra i fattori "offline" più importanti c'è l'abbigliamento: il 48% degli interpellati adotta per il lavoro abiti diversi da quelli per il tempo libero. Quasi il 15% degli italiani, ad esempio, per prepararsi per una giornata di lavoro impiega lo stesso tempo che dedica a prepararsi per uscire la sera, mentre il dato internazionale è inferiore (9,8%). In Giappone si tende ad avere un armadio separato per abiti da lavoro e per il tempo libero (67,6%), mentre solo il 44,5% degli italiani ha questa esigenza. In Italia, infine, quasi un quarto delle lavoratrici pensa di essere giudicata maggiormente per quello che indossa.
Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Maggio 2015, 09:56
© RIPRODUZIONE RISERVATA