È stata la mano di Djokovic: il numero 1 resta in Australia. Ma il governo non ci sta

È stata la mano di Djokovic: il numero 1 resta in Australia. Ma il governo non ci sta

di Marco Lobasso

Se fosse una partita di tennis, il Djoker avrebbe già vinto il primo set. Con difficoltà, al tie break, soffrendo, ma lo avrebbe portato già a casa. Dopo quattro giorni surreali, passati tra interrogatori e il soggiorno forzato al park Hotel di Carlton, dopo che gli avevano ritirato il visto per entrare in Australia, Novak Djokovic può tornare a sorridere. E' un uomo libero anche se sulla testa pende la spada di Damocle del Ministro dell'Immigrazione che potrebbe revocagli nuovamente il visto, ribaltando la decisione del giudice Anthony Kelly. Ieri il numero uno del mondo del tennis, con i suoi legali, ha vinto l'appello che impugnava il provvedimento di espulsione dall'Australia legato alle normative Covid. Il giudice del tribunale di Melbourne ha annullato la cancellazione del visto di ingresso in Australia, pur senza essere vaccinato e ordinato al Governo di pagare le spese legali, con rilascio immediato e restituzione del passaporto al campione serbo.
La vittoria, sia pur parziale, si è conclusa con le parole del campione che in Australia ha già vinto 9 volte il torneo del Grande Slam e che punta a nuovi record. In un collegamento tv con la famiglia Djokovic, a propria volta collegata da Belgrado, con tutti i trofei del fenomeno in vista, Novak ha partecipato senza intervenire. Ma ha poi ringraziato tutti con un tweet: Sono felice e grato che il giudice abbia annullato la cancellazione del mio visto. Nonostante tutto quello che è successo voglio restare partecipare all'Australian Open. Su questo voglio concentrarmi. Grazie a tutti per l'appoggio.
Per ora non posso dire di più, ma grazie. Grazie perché mi avete dato la forza. Inizia il secondo set, siamo certi che il Governo australiano non si arrenderà facilmente ad ammettere Djokovic al torneo di Melbourne. Il ministro dell'Immigrazione australiano Alex Hawke ha deciso di prendersi oltre le 4 ore previste dalla legge per decidere se annullare il visto di Djokovic; il campione serbo è libero di allenarsi, per ora, mentre i suoi fans, in Serbia come in Australia hanno manifestato di gioia per dimostrare il proprio affetto al campione serbo. Ma la partita è ancora aperta, il caso politico ancora più scottante.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 11 Gennaio 2022, 08:41
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