Va a Marc Marquez il GP delle Americhe. Sulla pista di Austin lo spagnolo, al secondo centro stagionale, chiude davanti a Fabio Quartararo e Pecco Bagnaia. E con una manciata di GP alla fine, i lfrancese della Yamaha è quasi certo del titolo.
MARQUEZ 9: un fulmine al via, poi dopo qualche giro un po' tranquillo si è ritrovato a vivere sensazioni sopite da tempo a causa di quel braccio ancora malandato. Una lunga cavalcata gagliarda verso una vittoria meritata, a ristabilire le gerarchie ad Austin, da sempre la sua pista. IMPERIALE
QUARTARARO 8: su una pista poco amica delle Yamaha, il francese, ancora una volta, ottiene il massimo. Un secondo posto che sa ormai di antipasto di Mondiale. CALCOLATORE
MARTIN 6.5: ormai è quasi una costante lì davanti il giovane spagnolo della Ducati Pramac. Molto veloce e bravo ad approfittare delle esitazioni altrui, nel finale un lungo gli costa un podio che sarebbe stato davvero meritato. SFORTUNATO
MILLER 6.5: l'unico dei top a montare la gomma dura al posteriore, l'australiano si rende protagonista di una rimonta incredibile. Quando sente la rimonta di Bagnaia, da buon compagno di box si fa da parte. FEDELE
BAGNAIA 6: partenza lenta, soffre troppo la mancanza di sensibilità sull'anteriore e lo condiziona parecchio. Tanto che alla fine si ritrova imbottigliato e per recuperare ci mette un bel po'. Limita i danni con il podio ma ormai sembra svanire definitivamente il sogno Mondiale. DELUSO
DOVIZIOSO 5: prendere confidenza con questa M1 non è semplice. E il forlivese, con un'altra gara difficile, ha dimostrato proprio questo. Mancano ancora i meccanismi giusti per saper domare una moto che sembra rendere solo con Quartararo. Servirà ancora tempo. E vedremo se basterà. SCOLARO
MORBIDELLI 5: alle prese ancora con i problemi al ginocchio da poco operato, ha subito le pene dell'inferno suun tracciato davvero sfiancante. E alla fine ne è uscita una gara complicata e lontana dalle luci della ribalta. SFIANCATO
ROSSI 5: ormai da diversi GP lo si vede costantemente tra gli ultimi. Anche stavolta una gara dietro a tutti e con un mezzo recupero nella parte conclusiva con un 15° posto. Un finale di carriera che si sta trasformando in una lunga agonia più che in un omaggio dovuto a un mostro sacro di questo sport. ESASPERATO
Ultimo aggiornamento: Domenica 3 Ottobre 2021, 22:04
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