Charles Leclerc, dalla F1 al gelato: «La Ferrari è croccante come il mio cioccolato. E dopo questa impresa voglio vincere il Mondiale»

Un gelato buonissimo e a ridotto contenuto calorico che supera i sensi di colpa: è questo il sogno diventato realtà del pilota di Formula 1

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di Luca Uccello

Charles Leclerc è goloso. Di gelato. Fin da piccolo. E sin da bambino «cercavo le gelaterie più vicine alle piste di kart dove correvo. Per questo inizialmente avevo l’idea di aprire una gelateria a Montecarlo». Poi è nato Lec. È nato dall'incontro con Federico Grom e Guido Martinetti. Niente gelateria ma gelato in grandissima distrubuzione. Cinque gusti (Vanillove, Salty Carammmel, Swirly Pistachi-oh!, Peanut Caramel Tango, e Chocolate Crunch), tutti con poco apporto calorico, tutti pensati per gli atleti e non solo per piloti di F1, sia chiaro!

Il gusto preferito di Charles? La vaniglia. Lo trovava tutti i giorni nel frigo di casa per merenda. «Ma anche a casa della nonna». Poi il pistacchio. Sul podio anche il cioccolato. Il gusto perfetto per la sua Ferrari: «Vista la situazione, direi che forse il gusto ‘chocolate crunch’ è quello che si avvicina di più alla Rossa. Mi piace perché c’è una componente croccante, e noi siamo in una fase positiva, quindi credo che sia il gusto perfetto per la Ferrari».

Un gusto che abbina volentieri anche al suo compagno di scuderia Carlos Sainz:  «Lo conosco abbastanza per sapere che quando non sa resistere. È il suo peccato di gola». E per Max Verstappen c'è un gelato magari alla camomilla? «Quello che mi interessa è batterlo in pista. È su quello che stiamo lavorando poi gli darò il gusto che gli piace di più».

Rimanendo sull'attualità, «gustatevelo alla temperatura più fredda che potete, lasciatelo riposare prima di mangiare però quello è un bilancio che potete trovare, come io in qualifica che sto cercando il bilancio giusto con le gomme, potete provare a casa per trovare il bilancio giusto per avere la consistenza che volete».

Per Lec il gusto deve sempre essere al primo posto, perché il gelato è piacere.

La sfida è quella di ricercare il miglior equilibrio tra gusto e contenuto calorico: i gelati di LEC, infatti, hanno al massimo 399 Kcal per barattolo (460 ml).

Affinché un gelato possa essere considerato “a ridotto contenuto calorico”, è necessario che le calorie siano inferiori di almeno il 30% rispetto ai parametri di riferimento del mercato.

Ma Lec non è semplicemente un gelato a ridotto contenuto calorico è anche una sfida imprenditoriale che vuole vincere. Proprio come le altre. «Io non mi accontento mai. Quando inizio un progetto lo voglio che sia perfetto. Sono sempre stato così, nel mio sport cerco di dare il massimo, le mie aspettative sono sempre alte. Sono sempre stato anche critico con me stesso e questo mi ha aiutato tanto a crescere in pista. Il mio approccio sarà molto simile nel gelato. Non voglio fare un marchio e basta. Voglio fare il gelato più buono».

Voleva aprire una gelateria, non fare il gelataio. Charlses ha sempre sognato di essere un pilota di F1 fin da bambino. «Quando guadarvo la gara sul divano in sala con mio papà, con un gelato fra le mani. Adesso sono un pilota di F1 con il “mio” gelato, è una cosa che non mi sarei aspettato».

Il prossimo sogno da realizzare? Scontato: «L’altro grande sogno è quello di diventare campione del mondo. E farò di tutto per esserlo».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Aprile 2024, 20:59
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