Euro 2016, mai così pochi gol
e così tanti pali in una fase finale
di Romolo Buffoni
In 36 partite sono stati centrati 29 fra pali e traverse, per una media di 0,8 a match quasi uno a partita. Una cosa mai vista, almeno dall’edizione del 1980, ovvero da quando c’è una fase finale a gruppi. Lo dicono le statistiche elaborate da Opta (seconda edizione in classifica è quella del 2008, con 23 legni in 31 gare), ma se non ci credete potete chiedere lumi a Müller (palo e traversa pieni centrati in Germania-Nord Irlanda) oppure a Deschamps visto che la sua Francia con 5 centri guida la speciale classifica dei tiri quasi-gol.
Anche l’Italia ha fatto la sua parte: traversa di Parolo contro la Svezia e palo di Insigne nella sfida all’Irlanda. Il dato va ad incidere negativamente sul bottino di gol totali del torneo che, con 69 reti segnate, è il più avaro degli ultimi 36 anni. In media, solo nell’edizione italiana della manifestazione si segnò di meno: 27 gol in 14 partite, quindi 1,92 a match contro l’1,91 di questo torneo. Nonostante 5 partite giocate in più, anche in valore assoluto Francia 2016 segna il passo: bisogna tornare indietro al 1996 per avere un carniere più povero (64 gol).
Il picco delle emozioni nel 2000: 85 reti in 31 match, ovvero quasi tre gol a partita (2,74). Pochi gol per un buon numero di vittorie di misura (1-0 o 2-1). Finora sono state 16 (il 44,44%) record in valore assoluto, ma in media solo al 5° posto nelle edizioni considerate. Il record in questo senso appartiene all’edizione in Belgio e Olanda di sedici anni fa (18 su 31, il 58,06%). Pochi gol ma anche pochi cartellini rossi. Sono solo due le espulsioni decise finora (l’albanese Cana e l’austriaco Dragovic). Furono di meno solo nell’80, nell’88 e nel ‘92 quando non venne espulso nessuno. Ci sono ancora 15 partite per cambiare pelle.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Giugno 2016, 08:34
© RIPRODUZIONE RISERVATA
