Milan, ultimatum a Inzaghi: tre punti contro
il Cagliari o esonero. Pronto Brocchi

Milan, ultimatum a Inzaghi: tre punti contro ​il Cagliari o esonero. Pronto Brocchi

di Luca Uccello
MILANO - Adesso non si scherza più. Per davvero. Filippo Inzaghi ha meno di una settimana per sistemare il Milan, dimostrare con i risultati, e non solo con le parole, che si è tornati a giocare da squadra, quella che fino a dicembre sfiorava la zona Champions.





Decisiva la sfida di sabato sera al Meazza contro il Cagliari. Sì perché il suo Milan ha vissuto lunedì sera a Firenze lo stesso film già visto con Sassuolo, Torino, Lazio, Empoli e Verona da inizio 2015: scatto in avanti, poi frenata con pareggio o sconfitta finale (sono 21 i punti buttati nelle rimonte subite). Un po' di sfortuna, qualche nota disattenzione ma anche tanti, troppi errori di chi guida la squadra. Ma ora basta.

La pazienza ha raggiunto il limite anche per Silvio Berlusconi che fino ad oggi ha voluto evitare l'esonero ad un eroe del suo Milan.



Ora Pippo ha a disposizione ancora novanta minuti a San Siro, davanti al pubblico (quello che è rimasto...) per riconquistare una vittoria, tenersi stretta la panchina, fino a fine di questo campionato. L'arbitro di questa gara è Zdenek Zeman che a Milano ha già umiliato Mazzarri... In caso di disfatta stavolta sarà esonero e spazio a Brocchi in panchina con Tassotti.



E il Milan di oggi è certamente un avversario vulnerabile, uno di quelli che se colpito, non sa più reagire. E' successo anche a Firenze per paura di non prenderle il Milan ha perso. «Ci siamo abbassati troppo e abbiamo provato a salire con la difesa, ma poi c'è stata una mancanza di fiducia e un po' di paura per il gol preso contro il Verona allo scadere».

La scomoda verità di una squadra con poco carattere è di Philippe Mexes che alla televisione di Casa Milan non risparmia i suoi compagni e nemmeno il tecnico. Certo. Perchè la parola paura fino a qualche tempo fa non si sarebbe mai potuta sentire all'interno dello spogliatoio rossonero. Mai, ma i tempi evidentemente cambiano e questi si che spaventano. «Dobbiamo rialzare la testa, mancano 33 punti. E' un campionato difficile per tutti. Dobbiamo cercare di vincere da sabato in poi e arrivare in Europa». Perchè qualcuno ci crede ancora?
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Marzo 2015, 09:46

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