Giro d'Italia, una grande storia in Rosa: dal 1909 il romanzo popolare del nostro Paese Artcolo nello speciale Leggo al Giro

Giro d'Italia, una grande storia in Rosa: dal 1909 il popolare del nostro Paese Artcolo nello speciale Leggo al Giro

di Daniele Petroselli

Italia e ciclismo, un amore infinito. Come lo è con il Giro d’Italia, che dopo 106 edizioni continua ad emozionare non solo i tifosi di questa disciplina ma un intero popolo. Una corsa, quella Rosa, nata nell’agosto del 1908 dall’idea del giornalista della Gazzetta dello Sport Tullio Morgagni, che promise 25.000 lire al vincitore della manifestazione. Il via della prima edizione fu dato nella notte del 13 maggio 1909 e a prendervi parte furono 127 partecipanti. Solo otto le tappe, con una media di oltre 300 km però, con grande dominatore Luigi Ganna, che con tre tappe portate a casa si laureò primo campione del Giro. Nel 1914, dopo quattro edizioni con la classifica a punti e una con quella a squadre, venne introdotta la graduatoria a tempo come la conosciamo oggi. E cominciò una storia fatta di sudore, lacrime, gioie, dolori, ma soprattutto imprese che sono rimaste nella storia del ciclismo ma anche del Paese. Girardengo e Binda sono stati i primi grandi eroi, ma di sicuro le pagine più belle le scrissero Bartali e Coppi, un duello a cavallo tra gli anni ‘40 e ‘50 che ha letteralmente esaltato il Paese più del calcio. Come esaltò negli anni Sessanta la sfida tra Gimondi e Merckx, che furono capaci di vincere otto edizioni del Giro d’Italia in 10 anni, di cui cinque per il belga, soprannominato “Il Cannibale”.

Poi venne l’epoca di Saronni Moser e Hinault, mentre gli anni Novanta, aperti da un grande Gianni Bugno, videro i trionfi anche di Indurain ma soprattutto di Marco Pantani.

Questo articolo fa parte dell'inserto di Leggo al Giro d'Italia che sarà distribuito domenica 28 maggio in occasione dell'arrivo dell'ultima tappa della corsa

Il Pirata con le sue imprese divenne in breve idolo delle folle e lasciò il suo marchio nel 1998, quando portò a casa nella stessa stagione anche il Tour de France, impresa riuscita solo a pochi grandi campioni. Poi è stata bagarre vera, con tanti big che si sono alternati sul gradino più alto, da Basso a Nibali, da Contador a Froome, passando per Geoghegan Hart, Bernal e Hindley. Una storia che si concluderà quest’anno a Roma, che già ospitò una tappa nel 1909. La Capitale è stata sede di tappa 48 volte, ma prima di oggi solo in quattro circostanze è stata l’ultimo atto del Giro d’Italia. Per un finale degno di un grande racconto popolare.


Ultimo aggiornamento: Sabato 27 Maggio 2023, 16:13
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