Oggi è un altro giorno, la carabiniera che ha salvato una donna dal suicidio: «Ci siamo abbracciate, ho pianto»

Martina Pigliapoco ha raccontato i momenti più critici della sua opera di convincimento nel tentativo di salvare la mamma di tre figli, ammettendo di essersi commossa

Oggi è un altro giorno, la carabiniera che ha salvato una donna dal suicidio: «Ci siamo abbracciate, ho pianto»

Ospite da Serena Bortone la Carabiniera Martina Pigliapoco, la militare che con la sua opera di convincimento e diplomazia è riuscita a salvare una donna, madre di tre figli, che voleva buttarsi dal ponte tibetano in val Montina, a Perarolo (Belluno). Serena la presenta come un'eroina e in diretta le chiede come siano andate le cose in quelle ore così delicate.

Leggi anche > Grande Fratello Vip, Manuel Bortuzzo si alza in piedi e cammina: la scena commuove i coinquilini e i fan

L'agente spiega di aver agito secondo il suo istinto: «La donna ha lasciato che mi avvicinassi solo io, così ho pensato a sedermi. Non so perché, la testa e il cuore hanno agito da soli e io ho assecondato il mio istinto». La Pigliapoco si è così seduta a gambe incrociate per tre ore: «Davanti a me c'era sempre l'immagine di quella donna che sarebbe caduta nel vuoto e non avrei potito fare nulla, così ho iniziato a pensare che ci saremmo abbracciate e quello mi ha dato la forza di restare immobile così. Per molto tempo c'è stato vuoto e silenzio, poi per fortuna lei ha iniziato a interagire».

Inizialmente infatti la suicida ha fornito a malapena le informazioni principali: «Mi ha detto con difficoltà un nome, che poi abbiamo scoperto non essere il suo vero nome.

Mi dava informazioni frammentarie, non mi guardava, farfugliava, non mi spiegava il motivo per cui si trovava lì. Il dialogo inizialmente non è stato facile». Poi però la donna ha iniziato a parlare e l'agente è riuscita a stabilire un contatto verbale: «Mi ha detto dei figli e io le ho risposto di immaginare che io fossi la quarta figlia».

Quando la donna si è convinta a tornare indietro, confessa la carabiniera, lo ha fatto inizialmente dalla parte esterna del ponte: «Ho avuto paura che si potesse comunque lanciare nel vuoto, alla fine si è sporta lei stessa verso l'interno, ha scavalcato e a quel punto ci siamo abbracciate e siamo scoppiata a piangere. Io per la profonda gioia».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Ottobre 2021, 16:26
© RIPRODUZIONE RISERVATA