Camilleri, l'insegnamento del maestro: «Ascoltate sempre le ragioni degli altri, fino in fondo, anche quando noi coincidono con le vostre»

Nato a Busto Arsizio rimase folgorato dalla Sicilia, della quale si innamorò. Si formà alla scuola d'arte drammatica del Piccolo Teatro di Milano, guidata da Giorgio Strehler e Paolo Grassi. Sironi cominciò a collaborare con la Rai a partire dagli anni Settanta. Realizzò alcune inchieste e reportage in Italia e all'estero per poi approdare alla regia.
L'esordio da regista e sceneggiatore risale al 1978 con due telefilm tratti dalla raccolta i racconti Il centodelitti. Per Rai1 diresse nel 1995 Il grande Fausto, una fiction sulla vita del ciclista Fausto Coppi.

Il set era poi stato sospeso per lutto il giorno della morte di Andrea Camilleri, lo scorso 17 luglio a Roma (da qualche giorno aveva preso il comando della regia Luca Zingaretti, ma la gravità delle condizioni di Sironi non era ancora nota, si parlò allora di indisposizione). Per i tre nuovi episodi sono stati adattati sul piccolo schermo i seguenti racconti e romanzi di Camilleri: il primo film tv è tratto da La rete di protezione (2017) e vede il commissario alle prese con il mondo dei social network, mentre Vigata è in subbuglio a causa dell'arrivo di una troupe svedese impegnata a girare una fiction ambientata negli anni '50. Il secondo si intitola Il metodo Catalanotti ed è tratto dal romanzo uscito l'estate scorsa in cui Montalbano si trova a indagare all'interno di una compagnia teatrale amatoriale e, soprattutto, ha un incontro speciale che gli scatena una passione inaspettata. Infine c'è Salvo amato Livia mia, un mix di racconti il cui focus è la relazione tra Montalbano e la sua eterna fidanzata Livia.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 5 Agosto 2019, 20:32
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