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«Ho scelto di venire qui perché ormai tu sei la zia della televisione italiana, si vede che conduci con il cuore. Il bello di Domenica In è che non si sa mai dove va a finire, proprio perché fai le cose con il cuore. E infatti da un lato sono felicissimo di essere qui, dall'altro sono preoccupato perché non so come aspettarmi» - spiega Mika a Mara Venier - «In questo momento sono impegnato con la promo del mio nuovo album, devo svegliarmi presto anche se in tour gli orari sono diversi e comunque a fine giornata voglio sempre concedermi un drink. Ieri sera, appena arrivato all'aeroporto a mezzanotte e mezza, mi stavo addormentando sul mio drink».
Sul nuovo album, My name is Michael Holbrook, Mika racconta: «Questo è il mio album più intimo. Ho vissuto con una doppia identità: ho cercato di nascondere sempre il mio vero nome, ed è strano, perché è lo stesso di mio padre. Già neonato, mia madre mi chiamava Mika e quindi ho sempre cercato di negare l'altra identità. Mio padre era stato ostaggio durante la Guerra del Golfo, tornò profondamente cambiato dopo diversi mesi. Forse da lì, inconsapevolmente, avevo deciso di accantonare una parte della mia identità». La vita di Mika non è stata facile per i tanti lutti vissuti: «Prima le mie nonne, poi alcuni amici. Poi, ho avuto paura di perdere anche mia madre: per una coincidenza, mio padre mi chiamò dicendomi di tornare subito a casa perché lei stava molto male, proprio dopo aver deciso il titolo del disco. Ora lei sta ancora combattendo col cancro, è terrificante vedere una donna dura e forte come lei rivelarsi fragile per via della malattia».
Mika continua poi a parlare di sua madre, a cui va il merito di aver iniziato la sua carriera. «A lei voglio dedicare questo album, è stata lei a farmi studiare musica. Mi è sempre piaciuta, ma c'è stato un momento in cui mi buttarono fuori da scuola: avevo smesso di leggere, scrivere e parlare per tre mesi, avevo vissuto brutte situazioni e perso il mio senso di valore. Così lei mi costrinse a rimettere il valore che avevo perso: dopo quattro mesi mi sono ritrovato all'Opera reale di Londra» - spiega il cantante - «Oggi riscopro la mia vera identità, rispetto al passato ora c'è una distanza sicuramente inferiore tra ciò che sono e quello che rappresento come artista. E le dedico il mio album, perché ciò che sono diventato è merito suo. Dopo una delicata operazione al cervello, la costrinsi a cantare insieme a me, le dissi: "Trasformiamo questa m***a in qualcosa di bello, in qualcosa di nostro"».
Mika, poi, prosegue a raccontare: «Oggi parlo sicuramente meglio l'italiano rispetto agli inizi, ma quando accettai di fare X Factor non sapevo parlarlo, solo cantarlo. In due mesi iniziai a studiare duramente e oggi me la cavo meglio, anche se in questi anni ho davvero maltrattato la vostra lingua».
«Prima volevo sapere tutto del mio futuro, ora non ci penso. Non so cosa succederà domani, ma va bene così: vivo la mia vita onestamente e serenamente, circondato dalle persone che amo: la mia famiglia e il mio compagno, con cui sto da 13 anni. Il resto arriva domani». Ed è così che Mika spiega Domani, il secondo brano con cui si esibisce sul palco di Domenica In ed il primo in assoluto in lingua italiana.
Ultimo aggiornamento: Domenica 13 Ottobre 2019, 18:28
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