Camerini, su Sky Arte le star dello spettacolo
raccontano la vita dietro le quinte

Camerini, su Sky Arte le star dello spettacolo ​raccontano la vita dietro le quinte

di Michela Greco
ROMA - «Mi immaginavo di essere dentro un uovo trasparente da dove vedevo gli altri e dentro il quale gli altri potevano vedermi, ma liberissimo di fare quello che volevo perché nessuno poteva impedirmelo. Quasi un'anticipazione di quello che è per me il teatro». È così che Vincenzo Salemme confida il suo rapporto col palcoscenico alle telecamere di Camerini, il programma di Sky Arte Hd la cui seconda stagione parte venerdì alle 20.30 per proseguire con cadenza settimanale fino a metà agosto.





Il format resta quello, già sperimentato, che permette allo spettatore di sbirciare dietro le quinte del teatro e ascoltare le "confessioni" dei suoi protagonisti un attimo prima che entrino in scena. Quest'anno si inizia con Gabriele Lavia e poi si prosegue con Vittoria Puccini, Vinicio Marchioni, Alessandro Haber, Lillo e Greg, Lella Costa, Beppe Fiorello, Umberto Orsini, Alessio Boni e il già citato Salemme. A interrogare gli attori sarà ancora l'interprete, drammaturgo e regista teatrale Marco Baliani, uno «che ti guarda dentro, guarda e tace, ti obbliga a parlare e se ne accorge se dici una bugia», racconta Salemme.



Il suo collega Lavia, durante la presentazione del programma a Napoli, ha spiegato a sua volta il suo approccio al teatro rivelando: «Il mio modo di farlo viene dai miei maestri, il mio teatro vuol dire pensare alla regia, agli attori, ai costumi, alle scene, alle musiche. È molto faticoso anche perché quando mi siedo per iniziare devo avere tutto chiaro in mente».



Per Sky Arte, Camerini rappresenta un segno di attenzione per il teatro che prelude anche a un progetto, tutto nuovo, di produzione di «uno spettacolo teatrale per la tv», come ha anticipato il direttore del canale Roberto Pisoni. Si tratta di un format che porterà il palcoscenico sul piccolo schermo, ma non con una telecamera fissa che sostituisce l'occhio dello spettatore di fronte alla rappresentazione, quanto piuttosto su un testo scritto espressamente per approdare in tv e ripreso in modo tale da immergere il pubblico nella messinscena.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Giugno 2015, 10:42
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