Amadeus e la notte della Nazionale su Rai Uno. Sanremo? «Non amo dire di no». Giugno mese decisivo

Amadeus e la notte della Nazionale su Rai Uno. Sanremo? «Non amo dire di no». Giugno mese decisivo

di Paolo Travisi

Rai Uno si stringe intorno alla Nazionale di calcio, in vista dell'impegno europeo, con una serata nazional-popolare trainata da Amadeus, da tutti i calciatori azzurri insieme al commissario tecnico, Roberto Mancini e da tanti "amici" in una prima serata tra musica, aneddoti e voglia di tornare alla normalità, anche nell'intrattenimento.

Notte Azzurra, è il programma che vede di nuovo protagonista il conduttore di Sanremo, Amadeus in prima serata, il prossimo martedì 1° giugno, in campo, si fa per dire, insieme a Paolo Bonolis, Clementino, Frank Matano, gli Autogol, Biagio Izzo, Colapesce Dimartino, Coma_Cose, Arisa, Cristiana Capotondi, oltre a tutta la squadra azzurra. E' l'abbraccio della Rai, che rappresenta tutta l'Italia, alla Nazionale di calcio prima della partenza degli Europei, che in realtà erano in programma per il 2020, ma di cui conosciamo il motivo del rinvio.

Carico di energia Amadeus, grande appassionato di calcio. ""Chi mi conosce bene sa che lo amo molto, quindi presentare una serata della nazionale è una grande gioia. E' una festa, deve essere una serata familiare non solo per un pubblico di appassionati di calcio. La nazionale ha sempre avuto questo ruolo storico di aggregatore, ci fa sentire sempre uniti, ancor di più in quest'anno così difficile e particolare. Anche per il calcio, con il pubblico, è una rinascita dopo un anno di vuoto credo sia una sensazione unica e speriamo che la nazionale arrivi più avanti possibile. Ci saranno piccole sorprese, alcuni degli ospiti hanno rapporti di amicizia con i giocatori della nazionale, che saranno coinvolti in momenti veri e divertenti. Non ci sono sketch preparati ma cose che verranno anche in modo naturale, infatti abbiamo scelto amici come Izzo e Matano che sono anche dei bravi improvvisatori" ha detto Amadeus nel corso della conferenza stampa in streaming, che ricorda i suoi momenti più belli legati alla nazionale. "Mi vengono in mente alcuni calciatori. Paolo Rossi, Cabrini e Tardelli, quando avevo 20 anni e li ricordo con affetto. E poi gli occhi sgranati di Schillaci, Baggio, ci sono dei nomi che per me sono la nazionale di calcio".

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Inevitabile il tormentone Sanremo. Amadeus ha sempre smentito una sua presenza per una terza edizione. Ed anche stavolta fa lo stesso, anche se dalla risposta non si percepisce un no al 100%. "Ho avuto grandi soddisfazioni, ho ottimo rapporto col direttore (Stefano Coletta), adesso è prematuro parlare di Sanremo ed Eurovision. Il mio contratto scade ad agosto quindi non potrei neanche parlare di settembre. La Rai è casa mia, sono un privilegiato potendo fare ciò che sognavo di fare da ragazzino. Io non amo dire no, ma qualsiasi decisione che prenderemo insieme sarà per il bene del programma e non mio personale" precisa Amadeus a cui fa eco il direttore di Rai Uno, Coletta in merito anche all'ipotesi di un Sanremo estate. "Non c'è risposta chiara su Sanremo, non possiamo dire si o no, Amadeus può testimoniare che ogni suo Sanremo è stato formalizzato non prima di luglio, tra l'altro è una fase aziendale in cui c'è l'arrivo di un nuovo vertice.

Questo mese di giugno sarà importante per poter decidere di Sanremo 2022". 

Dopo il successo all'Eurovision dei Maneskin, voluti fortemente da Amadues a Sanremo, la speranza è che la serata porti bene anche all'Italia che e l'11 giugno sfiderà la Turchia. "Per me è stata una grande soddisfazione, è come un allenatore che rinnova il parco giocatori, che sono poco conosciuti ma con un grande potenziale e se poi ti fanno vincere i mondiali. Abbiamo percorso una strada nuova nella musica così come Mancini ha fatto nel calcio". 

In maniera semplice, non ci sono sketch provati, ma una struttura di amici, cantanti e musica che avvolgono il mondo della nazionale, c'è un aneddoto, raccontato da Mancini o dallo staff tecnico come Oriali, Daniele De Rossi, tanti nomi che appartengono alla storia del calcio. ci sarà un momento dedicato all'ospedale pediatrico Bambino Gesù, avevo trascorso una giornata e ho visto con i miei occhi una struttura fantastica.

Ed a proposito di Eurovision, che il prossimo anno sarà organizzato in Italia, il direttore di Rai Uno, Coletta ammette che "dopo 31 anni è un evento che torna e crea grande entusiasmo, ma anche serio rigore su un impianto che ha bisogno di una squadra di lavoro straordinaro. Parlare di conduzione è prematuro, al primo posto c'è impianto e location".


Ultimo aggiornamento: Sabato 29 Maggio 2021, 16:27
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